nella tana dei serpenti



Vagando fra siti trova-lavoro che promettono occupazione al 100%, bacheche di lavoro on-line e giornaletti gratuiti trovati in giro, ecco che noto un annucio che declama la ricerca, da parte di una delle famose agenzie per il lavoro, di personale interno per una nuova apertura, ovvero la selezionatrice di personale. Questa a noi plebei oscura occupazione che arbitrariamente decide e valuta se siamo idonei oppure no, che ci può innalzare verso le alte vette dell'occupazione o relegarci ai bassifondi della continua ricerca... Rifletto se sarebbe il caso oppure no di passare dalla parte del nemico, magari in veste di spia o infintrato per poi inserire di soppiatto amici e conoscenti... Alla fine vince il vecchio motto: ma si...tanto le ho provate tutte... e poi mi hanno ignorato fin ora, vuoi proprio che mi chiamino...
Le ultime parole famose....mi hanno contattato... E in tal modo mi appresto a mettere piede per la prima volta nella mia vita, diciamo, adulta in questo mondo a me quasi sconosciuto del colloquio nell'agenzia di selezione del personale... Ammetto che era come andare al primo appuntamento con il più figo del liceo, o come il primo bacio o il classico ballo di fine liceo dei telfilm con cui siamo stati cresciuti... insomma l'emozione era palpabile. Come mi vesto? Mi trucco?? Mi depilo le gambe??? Mi profumo??? Credo che ci siamo capiti....e presa da questa emozione e dal mio cuore palpitante inizio a fantasticare fra abiti di impalpabili sete color pastello, vestiti di raso lucido, mentre guardo I Simpsons. La scelta cade sull'abito cangiante rosa-azzurro della Bella Addormentata abbinato alle scarpe di Cenerentola. Mi presento con: jeans neri, maglia nera, anfibi, unica nota di colore giacca di un colore fra grigio e marrone, e occhiali da sole....cosa pretendete??? Ebbene solita storia, mi presento, loro si presentano, ce la raccontiamo allegramente... poi la frase che tutti noi aspettiamo "ci faremo sentire..." I miei sogni si infrangono, non un bacetto sotto il cielo stellato, nessun ci sentiamo domani, niente ballo magico con colonna sonora ultra romantica personalizzata da Tiziano Ferro che ti fa capire che è il tuo Lui, il Principe Filippo.... Mestamente ritorno sulle mie orme e mi appresto alla classica attesa di fianco al telefono che ogni ragazza conosce...

colloqui - parte terza, le banche


Ormai nella mia folle missione divina di invio dei cv ho deciso di tentare pure le banche, metti caso e poi oramai avevo esaurito tutte le altre possibilità, mi mancano sempre le esotiche candidature a cablatore o tornitore... Miracolo! Ecco che non una ma ben due banche mi contattano per il colloquio. La prima mi soppone a un colloquio individuale normalissimo, anche se dopo aver compilato il modulo per il loro archivio con i tuoi dati, la tua vita e lo stato di famiglia (cioè vivi coi tuoi, da solo, hai figli) eventuali mutui o prestiti o insolvenze, aver giurato sul sacro libro della contabilità di Zio Paperone che tu non lavorari come recupero credito o altre cose in ambito tributario, di cui non ricordo il nome, mi sono stupita che non hanno richiesto un prelievo di sangue....
Il vero divertimento (per voi non per me) inizia col secondo. Mi ritrovo alle otto e mezza del mattino davanti a questo centro di formazione, nella mia testa ero ancora a letto tra le braccia di Orfeo, e mi fanno accomodare nella saletta d'aspetto dove seduti tutti in cerchio trovo 6 persone che mi fissano... oddio??... Analizziamo la situazione: sei persone, dico sei, sedute su assurde poltroncine color turchese brillante (ma chi è l'arredatore?)sistemate in cerchio da un moderno Giotto, che mi stanno fissando con occhi spalancati come se dovessi rivelare il terzo segreto di Fatima mentre salto con una bici in un cerchio infuocato tenendo in equilibrio dei vasi cinesi, e già questo mi procura qualche dubbio. Poi sedendomi (anche io in cerchio...occupo la poltrona libera, sarebbe come disubbidire agli dei evitare ciò) inizio a sospettare che forse è il mio abbigliamento a stonare; infatti noto che i maschietti sono vestiti con elegantissimi completi giacca-pantalone-cravatta, con calze abbiante alle cinture o alla cravatta (chissà dove trovano la forza di fare ciò alle sette di mattina) e le femminucce hanno optato per pantaloni scuri-camicia bianca-golfino scuro-tacchi, il tutto perfettamente abbinato... sembrano tutti in divisa e vestiti in serie... tipo fiat... orrore, ma li producono in serie????... Ringrazio la mia sonnolenza, o coma dir si voglia, che al mattino mi ha fatto afferrare i soliti pantaloni neri e il solito maglione nero, tolti la sera prima dopo il pub, senza osare pensare a una camicia e anche a notare che i miei comodissimi anfibi erano già pronti all'uso senza dover cercare i tacchi.... almeno non sembravo vestita in serie ed erano abbinati solo perchè la maggior parte dei miei abiti è nera... Finalmente arriva una giovane addetta alla selezione che ci fa accomodare nella sala evitandomi il grave compito di dovermi mostrare amichevole e socievole (ero ancora a letto), ci sottopone il primo foglio da compilare con i soliti dati, e ci fa sorbire il solito giro di presentazione.... Ma ora avviene la parte divertente...i test!!!
Primo test psicologico: gruppi di quattro affermazioni suddivisi in due pagine in cui devi fare la crocetta su quella in cui ti riconosci di più e di meno.... assurdo... tipo: solare, affettuoso, gioioso, amorevole e così via... assonnato, dormiente, solitario, omicida, sarebbero stati più attinenti alla mia persona, mi stavo rendendo conto della perdita di tempo.... Secondo test logico: praticamente per capire la vostra comprensione alle indicazioni e comandi ricevuti. Si componeva in 35 semplicissime domande il cui testo recitava: Per ordinare la cancelleria se l'ordine non è nuovo si deve utilizzare il modello M378937298, se invece l'ordine è nuovo va utilizzato il modulo C753975. Ma se l'ordine supera €250,00 ed è nuovo va usato il modello F8293529. Per qualsiasiordine che sia superiore a €500,00 usare il modulo Z82954r8. Che modulo devi utilizzare per un ordine di stampanti? Che modulo compili per un ordine di cancelleria nuovo del valore di €369,99? E così via... Tempo 12 minuti. ??? cosa??? 12 minuti??? 35 banali domande??? Sono miseramente arrivata alla risposta numero 16.... Terzo test scientifico: basato su problemi di tipo matematico e statistico con rapide ed intuitive soluzioni, ad esempio: con la valuta delle corone danesi in euro riferita al marzo 06 quanti yen giapponesi con valuta riferita al novembre 05 posso acquistare? ...??? Si, certo...un momento... non ne ho al più pallida idea...!!! Prossima domanda: leggendo la tabella delle statitiche e ponendo che siano stati intervistati uguale numero di uomini e donne, quela è la percentuale di persone dai 20 anni in su che ritiene la sicurezza come prima caratteristica nelle auto?... Sospetto: lo sapranno che non sono laureata in Economia o Scienze matematiche??? Tempo 30 minuti per 40 domande.... Neanche la speranza di avere il tempo di leggerle o capirle...inutile dire che sono arrivata alla 20.... Per ultimo il classico tema su di te, nel quale ho dato sfoggio delle mie doti scrittorie e di estrema sintesi e velocità....in 15 minuti avevo finito, tanto che la racconto a fare???? Ormai conoscono già il mio segreto: non so nulla di valute o di statistiche...
La mattinata l'ho allegramente spesa in questo modo. Va bene che tutto ciòritorna essere utile per trarne argomenti interessanti e spunti comici alla sera al pub, ma credo che potrei spendere in maniera migliore la mia vita....

ciao, sono una libro-dipendente


Dopo tanta fatica e tanti sforzi per tenermi lontana dai libri, una sera al pub mi consigliano un libro...consigliano... in realtà il discorso era iniziato con una constatazione del tipo "Marco si è intascato un libro stupendo che gli avevo prestato..", ma non soffermiamoci sui particolari... Mi parlano di questo libro dall'accattivante titolo "il meglio che possa capitare a una brioche", se poi il commento seguente è: l'autore scrive come Benni, ma meglio, non ci vuole molto a capire che il giorno dopo avrei fatto il mio trionfale ingresso alla feltrinelli, con i commessi che fanno la ola per il mio sospirato ritorno (praticamente con i punti che ho sulla tessera ci potrei prendere una feltrinelli, piccola). Inizio a girovagare per gli scaffali cercando il libro in questione...e orrore (per il mio portafoglio) inizio a trovare diversi libri che sul mio comodino troverebbero la loro nuova casa... Ma restisto stoicamente e ne compro solo due... Per essere chiara io raramente compro libri consigliati, il mio è un metodo semplice, giro per la libreria, scartando le new entry, e appena un titolo o un'immagine mi colpisce leggo la quartina di copertina....ma tendo a essere molto selettiva...
Ma come ogni buon drogato o alcolizzato, mi era bastato avere messo piede in una libreria, una volta sola... Il sabato seguente, in giro per Genova, due genovesi mi trascinano dentro la fnac...non conoscendola (dalle mie parti c'è solo feltrinelli, mondadori o le messaggerie) entro tranquilla, ignorando completamente che non vendono solo cd, ma anche libri. Seguendo gli autoctoni lo vedo...là, in fondo... con al sua copertina nuova con la foto di un pub e una guinness sul tavolo... in più il simpaticissimo adesivo dello sconto!!!!!!! E già siamo a buon punto, pure il titolo non è male. Lo afferro e scettica mi dico vediamo di che parla... bastano pochi caratteri, poche parole ed ecco che mi sto dirigendo verso le casse...
A parte "il meglio che possa capitare a una brioche" che vi consiglio caldamente, vi indico anche "trattato sui postumi della sbornia" che può sembrare una cosa umoristica e leggera, ma invece è molto rigoroso, scientifico e fondato su diverse ricerche sul campo da parte dell'autore. Il libro di Genova è "ma la vita è un'altra cosa", viaggio alla ricerca dei personaggi di alcune canzoni italiane storiche, merita...

morto un concorso, fatto un altro

Come nel detto "morto un Papa, se ne fa un altro" finito un concorso ne esce un altro... Ebbene, vista la quantità di offerte lavorative disponibili che abbiano una lontana attinenza con la mia persona (anche solo minima), ho deciso di darmi ai concorsi pubblici.

L'esperienza del primo concorso era risultata abbastanza positiva, ammetto che l'avevo presa molto sportivamente, anche perchè non mi ero applicata molto (come esempio immaginate lo studente che tenta ottimisticamente di recuperare in un giorno un anno di sfacelo scolastico, praticamente mission impossible 4 , con Tom che nei panni di studente liceale studia animosamente ogni materia). La giornata si era presentata nel migliore dei modi: il ristorante cinese dove avevamo pranzato era molto valido e il tempo soleggiato, già questo presagiva un lieto fine in stile disneiano con passerotti che cantano e cerbatti che brucano. Naturalmente se mi ricordassi bene i cartoni dell mia infanzia ricorderei che quando la storia inizia bene finisce male....

La strega cattiva si mostra sotto i panni della commissione d'esame, che ha ritenuto le nostre prove non ammesse e non ha voluto darci la seconda possibilità con la prova orale (su un centinaio di persone solo 16 sono risultati gli eletti), a mia discolpa sostengo che ero stata fedele alla clausola "saranno apprezzate le doti di sintesi", ma forse non è bastato... E così sfuma una ipotetica e lontana possibilità ed ecco che magicamente esce un altro concorso...

nonne e cucina

Leggendo il blog di una amica riferito alle eterne discussioni culinarie fatte da signorotte ormai nonne, mi sono sentita presa in causa.....
Come ogni bimba sono stata cresciuta dalle nonne, nonne cuoche e cameriere in casa dei "signori"... I Signori in questione erano le ricche famiglie ai tempi delle mie nonne. Ma spieghiamola meglio...
La nonna toscana proveniva da un ridente paesino litoraneo della provincia livornese e fece la cuoca in casa dei "signori" fiorentini. Amava raccontare che anche per una sola cotoletta doveva presentarla su vassoi argentati come se si fosse trattato della porchetta ad un ricevimento nuziale...
La nonna emiliana veniva da un allegro paesino montanaro, chiamato anche il paese dei matti, e prese la strada per Milano come aiuto cuoca e cameriera, sempre dai "signori"...
Quindi sono cresciuta fra racconti, aneddoti, ricette e regole ferree di culinaria... anche se vedendomi non si direbbe so cucinare alla perfezione, dall'antipasto al dolce, compresa una presentazione del piatto di alta cucina.... Purtroppo dovendo unire due cucine diverse il ricettario di casa è composto di due ricette per ogni pietanza (si aggiungano anche le eventuali versioni perfezionate della zia su alcuni piatti), come esempio porto due ricette balilari: il brodo di carne e il ragù! Per ognuna esitono due versioni...
La nonna toscana, abituata ai forti sapori della sua terra, quando il mi' babbo si trasferì a Modena, assaggiò il brodo di carne della allora futura suocera... lo bollò come acqua insipida, anche il mi' babbo.... ma come ogni buona cuoca per lei diventò una sfida alle sue capacità professionali poter conferire quello che lei chiamava sapore al brodo.... e quindi ci aggiunse gli ingredienti, lo cucinò e lo fece assaggiare alla futura suocera....da quel momento nei ricettari familiari della nonna, della zia e il nostro ecco comparire le due versioni del brodo.
Venendo a un altro classico piatto regionare, le tagliatelle al ragù, anche qui la nonna toscana approvò il sapore, ma sapete è sempre difficile accontentare un cuoco, infatti in questo caso la variate comprende solo un pò più olio e pomodoro... e pure qua ecco le due vesioni adottate dall'intera famiglia....
Naturalmente a tutta la famiglia fu imposto il divieto di usare l'olio di oliva...si può usare solo quello extravergine, possibilmente di prima spemitura a freddo.... e iniziò una import-export di prodotti, noi si portava in toscana in parmigiano comprato al caseificio e si portavano indietro litri di olio per l'intera famiglia...
Per fortuna il nonno paterno, proveniente dalla terra di Germania, se nè sempre stato a casa sua...sospetto vicino a Francoforte... e non ha messo bocca nelle ricette...
Come per colmare questa lacuna il babbo, sempre in giro per il mondo a lavorare, ha importato le diverse ricette, ed ecco patate cotte alla maniera americana e australiana, piatti classici indiani e messicani, salse giapponesi per il pesce, salse americane e europee per l'insalata, la carne, zuppe europee, in pervalenza francesi spuntare nei ricettari e nelle varie cene...

innamorati


"Quando un tuo amico è innamorato non sai mai cosa dirgli... perchè la verità è che gli innamorati non ascoltano nessuno."
Manuale d'amore

Ebbene si.... con la primavera, il risveglio della natura... ecc. ... ecc. .... Arrivano pure loro: gli Innamorati....
Ora quando queste cose ti passano di fianco sfiorandoti, tu procedi tranquillamente per la tua strada senza fermarti o pensarci su... Ma il problema sussiste quando ad essere innamorati sono i tuoi amici....
Ammetto che tendenzialmente sono felice per loro, ma poi lentamente con lo scorrere del tempo noti i vari cambiamenti... l'amico in questione vive costantemente col cellulare attaccato al corpo, come se fosse una nuova parte impiantata e risponde immediatamente ai messaggi con una velocità supersonica. Fin qua quasi tutto normale, ma il secondo segnale è quando tu mandi un messaggio all'amico in questione e dopo 10 minuti ti arriva un messaggio dal ragazzo in risposta a quello inviato al destinatario.... ma anche qua si trovano le attenuanti, uno era senza soldi e in chat con il moroso... Ma l'ultimo segnale, quello con cui capisci che l'amico oramai è perso e irrecuperabile (naturalmente per un periodo abbastanza limitato di tempo...si spera) è quando tu chiami l'amico e ti risponde il moroso (...)salutandoti come se fosse il suo cellulare (???)... e li capisci che ormai sono perdutamente innamorati e ti ricordano i finali sdolcinati dei cartoni della disney della tua infanzia... Sapendo che gli vuoi bene (anche se al momento ti vedi come Stewie Griffin nei confronti della madre) capisci che ti rimane solo da aspettare che l'attimo passi, insieme alla primavera, e siano pronti per una birra in compagnia....