alla ricerca del risciò perduto


In previsione dell'invasione estiva un amico mi ha chiesto di cercare un risciò usato per i vari spostamenti mare-casa. L'idea di per sè è una figata!
Chi più e chi meno siamo tutti cresciuti con mito del risciò, da piccini quando nonne e mamme ci portavano in vacanza sulla riviera romagnola vedevamo sfrecciare sulle strade questi fiammanti risciò con sopra felici famiglie Mulino Bianco's style, oppure allegri giovani diretti verso la disco che si destreggiavano nel governare quello strano mezzo.
Allora cosa c'è di male se giovani 30enni a poche settimane dall'inizio della stagione hanno questa fantasmagorica idea di trovare un risciò usato che li accomapgni nelle loro scorribande notturne e diurne???
Subito il primo incoveniente, il web sempre pieno di cazzate ecumeniche sembra alquanto tirchio se cerchi "risciò", i più papabili sono due richiò per 2 adulti e 3 bimbi formato mignon sui 800/900€ in vendita nel piemonte, alquanto scomodo da ritirare se abiti in emilia.... Ma anche pensando che in 6 siamo disposti a mettere fuori tale cifra, e presupponendo che il mezzo possa sopravvivere al viaggio di 341 km legato al gancio traino del defender dell'amico che lavora a Torino, potremmo comodamente avere altri problemi....
Primo: potrebbero rubarcelo; in riviera, diciamo nella zona di Marina di Ravenna, uno degli sport più praticati è "frega la bicicletta" i più esperti girano anche con tenaglie per tagliare i lucchetti usati dai lugimiranti possessori, fa gola anche la grazielae più malconcia figuriamoci un risciò. Senza pensare ai pericoli per ritorsioni post furto di coloro che gireranno con un mezzo anche solo lontanamente simile al nostro.
Secondo: potrebbe essere una tradegia! Già nella compagnia abbiamo un elemento che riesce a scrociarsi in modo assurdo quando è in bici da solo, possiamo ben immaginare senza uno sforzo eccessivo come ciò moltiplicato per 4 possa facilmente finire nei tg della sera come la strage di Marina. Un quadro anche abbastanza roseo potrebbe dipingersi così:
partiamo dalla magione su un risciò da 4 posti, siamo in 6, ad esempio il Killer e Bambo (i più piazzati fisicamente) si posizionano fianco a fianco nei 2 posti davanti, Bamba(morosa del Bambo) e Buddi nei 2 posti dietro, io e il Giò seduti nei posti davanti dedicati ai bimbetti. Finchè andiamo diritto nessun  problema, grazie alla forza polpacciosa dei 4 filiamo che è una bellezza, noi due davanti indossiamo occhialini da aviatore anni '40 a causa della velocità, sulla cappottima abbiamo anche lo spoiler per evitare di prendere in volo. All prima curva ecco il vero ed unico problema, per divergenze di opinioni o causa fraintendimenti Bambo svolta a destra ed il Killer a sinistra.....................................
E questo solo all'andata.

SPESA SENZA FRONTIERE

Un'altra delle mie esperienze surreali alla coop.... Assodato che andarci il sabato mattina con ancora i postumi del venerdì sera fingendosi sani e mentalmente pronti è da incoscienti allo stato puro, aggiungendoci che non so per quale congiunzione astrale o destino beffardo ci trovo sempre il vicino del piano di sotto, baby pensionato degli anni '90 distinto e preciso, questo sabato ho replicato la performace.
Oggi premiamo con la Palma d'oro per la spesa senza frontiere la coppia che ci tengo a descrivervi. 
 
Mentre mi ero appoialata in attesa del mio turno al banco salumi (cosa peraltro da non fare perchè rischi di addormentarti o cadere in catalessi perdendo il turno) subito dopo arriva una coppietta. Lei tranquillissima prende il numero e si mette vicino a me, lui probabile ex concorrente di GIOCHI SENZA FRONTIERE sbuffa nel veder che ci sono ben TRE persone davanti e inizia a studiare la lista.... "dai!!dai!! andiamo!!! allora mentre sei in fila io vado a frutta e verdura!" dicendo così parte di corsa ed inizia ad affrerrare ed imbustrare come fossimo in C.S.I. insalata, pomodori, zucchine, pesa ed etichetta a tempo record, acchiappa un cestello di fragole e torna al carrello, butta tutto dentro.... "su!! passale col lettore! passale che io vado a prendere le buste! andiamo andiamo!!!!!!" Lei probabilmente abituata a tutto ciò con nonchalance inizia a passare le verdure, quando lui arriva con le buste il dramma! "su! su! passa le fragole! passa le fragole!....le fragole non passano???? ci penso io!!!"
Nel frattempo io che avevo ottenuto il mio scopo mi allontano con calma e senza bruschi movimenti, finisco la spesa ormai al sicuro e mentre sono in fila alla cassa riecco che compare il personal shopper estremo. Immaginatevi la scena lei esce da una corsia con la solita calma e tranquillità seguita da lui che guida il carrello ed esegue una derapata svoltando nella corsia di fianco che manco in Formula1 si sognerebbero, il tutto continuando ad incitare o incitarsi "dai!!!! dai!!!! coraggio!!! andiamo!!!!!"

Piccoli Sbronzoli crescono

Dopo tanti supposizioni, programmi, interrogazioni parlamentari per sapere quale serata avesse fatto più comodo al vagabondo, che alla fine non è venuto causa consulenze in terra natale, sondaggi su partecipazione ai regali e ricerca all’ultimo minuto degli stessi saltando a piè pari il pranzo; alla fine ci siamo riusciti ed abbiamo festeggiato gli agognati compleanni dei due piccoli Bacco della compagnia.



La tabella di marcia era ben studiata, operazione “Alcool Dawn”:
ore 19.00 – 20.30 aperitivo al malpigli offerto dai festeggiati

ore 20.30 partenza per il ristorante, che dista pochi minuti in auto

ore 21.00 salvo eccezioni tutti dovremmo essere al ristorante

ore 21.00 – 23.30 cena

ora 23.30 – 00.30 decisione e partenza per dancing

siamo riusciti a rispettarlo solo fino all’arrivo al ristorante, con grandi eccezioni!


Io arrivata con calma all’aperitivo alle 20.00 ben sapendo che la serata sarebbe stata lunga, noto che i due Sbronzoli sono già ben iniziati verso l’allegra strada alcolica, ma non volendo esagerare si danno un contegno e depongono il bicchiere. Dopo qualche falsa partenza e la divisione di auto e passeggeri partiamo finalmente verso quella che si propone essere una tranquilla cena in trattoria, da me molto bramata a causa del pranzo saltato.

Presi i posti a tavola e PRONTI, VIA!!!!!!!! Largo agli abbeveraggi per noi tormentati dalla sete da esattamente 20 minuti, la cameriera ex amica di Maria, a giudicare dalla vestita canotta bianca-coprispalle che lascia tatticamente e perennemente la spalla scoperta, depone la classica stria che sta a significare “ne hai da aspettare e mo’ti tengo buono così non mi rompi i maroni”. Dopo aver servito anche i primi ed essere passata quasi un’ora e mezza dalla stria, i primi erano ormai congelati, chiediamo notizie su ciò che ci preme, la grigliata, tipo, avete già macellato il maiale??? o quanto meno, lo avete acquistato ed è pronto ad essere macellato? L’Amica di Maria nota che un ritardatario si è unito al nostro tavolo e prendendo i vassoi del primo risponde che gli deve servire il primo; probabilmente confonde la protesta serissima della mia vicina “ma saranno cazzi suoi, può magiare la pasta com’è” con una battuta sarcastica e ridendo scompare dietro le porte della cucina.

Alternando bicchieri di birra per sostenerci (il luppolo è altamente nutritivo) e strategiche uscite a fumare per ammazzare il tempo, ad un certo punto notiamo che il cuoco invece di essere in cucina a grigliare si sta facendo diversi giri di brindisi al nostro tavolo, il resto del ristorante ormai è vuoto e quindi anche la cameriera ritiene corretto unirsi al nostro tavolo a ridere e ciozzare.

Gli ultimi due ritardatari arrivano e dovendo cenare anche loro, invece di unirsi a noi e ramazzare un posticino ai lati del tavolo, decidono che il loro status di coppia è degno del privè, e così distraggono la cameriera per farsi apparecchiare un tavolino lontano dalle orecchie, ma vicino alla vista. Ringrazio la divina provvidenza che fa sì che il maschio della coppia abbia una regola di ferro “mai carboidrati dopo le 5” quindi non dobbiamo riproporre anche a lui il bis di primi e possiamo finalmente arrivare al secondo.

Entrano così in sala i tanto attesi vassoi della grigliata, ma i primi vanno a posarsi sul tavolo del privè sotto gli occhi sconvolti miei e della amica vicina. Con estrema filosofia decidiamo di fare l’ennesima pausa paglia, nel mentre sopraggiungono a noi gli altri vassoi da cui prendiamo salsiccia e costine e ci avviamo verso l’uscita ordinando ad uno dei festeggiati di intercettare, bloccare e difendere con la vita gli altri vassoi di carne.

In tutto ciò ci rendiamo conto che è quasi mezzanotte e mezza quando la cameriera propone di sparecchiare e portare dolci, limoncino (per stonare definitivamente gli ultimi ancora in piedi) e caffè. Il caffè siamo andate a prenderlo al banco bar prima di uscire definitivamente dal locale…altrimenti eravamo ancora là in attesa.

Consegnati i regali, fatti i conti ed usciti iniziamo a parlare di cosa fare, resici conto che è ormai l’una e non ce la faremmo mai ad arrivare fino alla discoteca, ci dirigiamo al bar dell’aperitivo, dove l’ultimo pezzo dei regali attendeva il proprietario e lì ci diamo definitivamente alla morte…..

hawai mania


Ogni volta che penso a dove trascorrere le vacanze per un secondo mi vengono in mente le HAWAI! Non per le spiagge dorate, il mare azzurro, le onde per surfisti, e paesaggi incantevoli, ma a causa sua:
MAGNUM P.I. e la sua Ferrari 308GTS!
Se da infante passavi parte della giornata davanti alla tv era quasi impossibile non appassionarsi ad una serie in cui il protagonista, ufficiale di marina congedato e appassionato di baseball, vive sull’isola di Oahu ospitato nella dependance della villa di Robin Masters, noto scrittore, in cambio della funzione di responsabile alla sicurezza, a tempo perso e suppongo per rimorchiare gentili donzelle lavora come investigatore privato, a far da filo conduttore abbiamo il sottofondo dei suoi pensieri e elargizioni di consigli di vita.
La sua vita è il paradiso per ogni uomo scapolo, vive in una villa, una tenuta sul mare, esce e rincasa quando vuole, ha un uso illimitato di una Ferrari, ha una riserva di birra infinita, se ha voglia lavora e le clienti sono sempre donne bellissime, veste con variopinte camicie hawaiane che stonerebbero su chiunque, ha per compagni di merende due ex ufficiali dell’esercito, di cui uno proprietario di un locale (il quale garantisce bevute gratis) e l’altro proprietario in un elicottero (che può facilmente portati da un lato all'altro dell'isola o su altre isole in poco tempo)…… nulla sembra stonare in questo idilliaco quadretto.


Nulla tranne lui! Jonathan Quayle Higgins III, factotum di Masters ed ex sergente maggiore della British Army, la nemesi, il nemico, un inglesino piccino (in confronto al protagonista) dai baffetti ridicoli, precisino e ultra meticoloso, appassionato di classici greci e areoplanini radiocomandati fedeli riproduzioni di caccia inglesi e tedeschi, è creato per rovinare la vita da sogno di Magnum. Per assolvere il suo dovere alla perfezione si avvale dei due amici, Zeus e Apollo due doberman, che obbedienti rincorrono famelici Magnum ad ogni richiamo di Higgins. 
Dopo un infanzia passata a seguire le avventure di questo quartetto arrivi a desiderare di partire per le Hawai solo per vedere sfrecciare la Ferrari 308 GTS con la testa sorridente di Magnum che spunta dal tettuccio, o per essere nella tenuta di Masters nell'istante in cui Higgins indispettito da chissà cosa urla "Magnum!!" lui che scappa e Zeus ed Apollo che lo rincorrono.
 
gli anni 80 posso essere deleteri......

kazzenger al lavoro

Nella nostra piccola cella lavorativa possiamo vantare la presenza di Miss Giacobba, ovvero la trasposizione su essere femminile del più noto Giacobbo di Kazzinger.

Questa mattina la puntata odierna è iniziata in anticipo, appena varcata la soglia, una del pubblico lancia senza pensare gli argomenti del Giappone, gli tsunami, i terremoti per arrivare alla Fine del Mondo! Ed ecco che i radar della Giacobba si attivano, ricerca negli archivi della varie puntate servizi sull’argomento e con un sottofondo di “gneck gneck” delle sue scarpe da ginnastica, arriva a noi.

Inizia dalla proposta di estrema semplicità, gli americani con la loro tecnologia e i loro soldi potrebbero prevedere queste catastrofi invece di produrre film sulla fine del mondo, e poi la notizia dell’ultimo minuto: con il terremoto l’asse terrestre si è spostato di ben 10 cm!!!!!!!! Benvenuta!

Ma continua con la nuova scoperta: gli scienziati hanno un ben da dire che non succede nulla con questo spostamento, ma se ben ricordate (e qua son partiti filmati di vecchi servizi) nel 2004 in seguito allo tsumani l’asse si spostò di pochi centimetri ed ecco che possiamo collegare tutte le catastrofi terremoti ed inondazioni degli ultimi anni a quel misero spostamento! Ora che si è spostato di 10 cm sarà come la scomparsa dei dinosauri! Siamo veramente alla fine del mondo!
In quell'istante ho avuto l'apparixzione di lui Giacobbo "Sono solo coincidenze?? Noi di Kazzenger crediamo di no ed ecco cosa abbiamo scoperto......"
La Giacobba apre il cassetto e estrae tutte le vari ipotesi catastrofiche che mente umana ha potuto produrre, ma prima che possa iniziare a illustrarle entrano le ultime colleghe...il digitale sfaralla e trasmissione viene interrotta.



job time

Il destino ha voluto che non fossi l’erede di chissà quale dinastia moderna, come gli Agnelli, gli Hilton o simili, quindi per guadagnarmi da vivere mi tocca lavorare. Fin qua tutto normale, il problema nasce dalle colleghe che il destino malignamente mi ha affiancato, probabilmente nella vita precedente ho fatto qualcosa di indicibile. Per otto lunghissime ore al giorno sono sottoposta all’umore variabile di 9 donne che con me condividono un misero spazio vitale.

Oggi mentre tutto il mondo è preso dagli eventi internazionali, come il terremoto e pericolo nucleare in Giappone o la rivolta in Libia, e qualche italiano dagli sviluppi della serata di ieri del grande fratello, nel nostro piccolo ufficetto regnano ben altre tragedie.

Miss padania-dal-veneto, trasferita (sembra) in pianta stabile nell’emilia, è irrequieta, alterna vari stati d’animo dall’isterico, all’allegro, all’infuriato apparentemente senza motivo per chi non è all’interno della sua loggia massonica, in attesa di una risposta rivelatrice ad un sms della sera prima e in continuo contatto telefonico con non meglio precisate persone. Le prime parole di ogni telefonata sono “continua a respirare…” sta tenendo in vita qualcuno???? “si sono io” e chi sennò? hai gente che chiama a random chiedendo chi risponde? A volte uscendo con cellulare incollato all’orecchio sparisce per decine di minuti, le cose sono due o lavori per una linea erotica a pagamento o stai trattando la resa del Rais. Nei momenti in cui riesce a stare seduta davanti al pc, dove dovrebbe lavorare, si arma di cuffie e mp3 per isolarsi dal mondo e rendere ancora più ufficiale la sua tragedia occulta, continuando a parlare con le compagne di banco e sottolineando che indossa le “cuffiette”.
In tutto questo si pretende che una persona normale lavori e sia produttiva…il quesito è come?
Sono certa che se installassi webcam e mandassi in internet i video di ciò che succede qui avrei un successo clamoroso.

Colazione da Tiffany


L'ho trovato per caso mentre cercavo un altro libro, non ho0 saputo resistere.....

di Truman Capote
Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, DJ. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il "vecchio ragazzo" Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...


La pioggia prima che cada


di Jonathan Coe
La Zia Rosamond non è più. È morta nella sua casa nello Shropshire, dove viveva sola, dopo l'abbandono di Rebecca e la morte di Ruth, la pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è stato il suo medico. Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma non aveva mai voluto farsi fare un bypass. Quando è morta, stava ascoltando un disco - canti dell'Auvergne - e aveva un microfono in mano. Sul tavolo c'era un album di fotografie. Evidentemente, la povera Rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma... Accidenti, e quel flacone vuoto di Diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio? La sorpresa viene dal testamento. Zia Rosamond ha diviso il suo patrimonio in tre parti: un terzo a Gill, la sua nipote preferita; un terzo a David, il fratello di Gill; e un terzo a Imogen. Gill e David fanno un po' fatica a capire chi sia questa Imogen, perché prima sembra loro di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel 1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di Rosamond. Imogen era quella deliziosa bimba bionda venuta con gli altri a festeggiare la padrona di casa. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca. Occorre dunque ritrovare Imogen per informarla della fortuna che le è toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, Imogen non si trova. E allora non resta - come indicato dalla stessa Rosamond in un biglietto - che ascoltare le cassette incise dalla donna...

venditori porta a porta

Probabilmente la mia calamita-attira-casi-sociali si è attivata prima del solito. E' pomeriggio, sono a casa, la settimana è finita e mentre sto apprezzando tutto ciò nella calma nullafacenza della digestione (sembro un budda nella pace assoluta) DDRIIIINNNN!!!!!!
Con estrema lentezza mi dirigo alla porta, magari lo scocciatore desiste e se ne va, invece sul pianerottolo trovo il mio dirimpettaio che mi guarda interrogativo, si sporge dal parapetto e chiede di chi si tratta... Un genio! se non sai chi è perchè hai aperto il portone di sotto??? Potrebbe essere un serial killer o peggio un fanatico religioso quello che sta salendo le scale e si avvicina sempre di più!
Mi aspettavo già Padre Merrin o Freddy Krueger e invece compaiono due giovani faccine smarrite e lampadate dai capelli ingellati come Corona montate su corpi vestiti con le migliori scelte fashion-tamarro, non dimostravano più di 20 anni, stavo quasi per chiedere "vi siete persi poveri piccini?". Delusa, spero che il disturbo di essermi alzata sia ripagato almeno dal motivo che ha portato questi neo ventenni a rompere le scatole. Evvai!!!!! sono venditori di fly energia, già mi pregusto un'estenuante lotta con l'ennesimo propinatore di contratti o abbonamenti che promettono di risparmiare vagonate di soldi, e per una volta ne so abbastanza per controbattere! (eh si,lavoro nel mistico mondo di un fornitore di energia)
Come coppia si potrebbero paragonare agli 883 degli inizi, in cui Pezzali cantava e Repetto semplicemente stava lì; il Pezzali della situazione propone al dirimpettaio di passare a fly energia perchè con fly si risparmia di notte e nei week end, il vicino ribatte che ha già la bioraria, il venditore dell'anno chiede tentennate "ma lei è soddisfatto?", alla conferma della controparte, mi sono immaginata l'uomo chiamato contratto che recita le classiche frasi: ma con noi risparmiate ancora di più, mi dica quanto spende, con noi risparmi anche di giorno....
Nel frattempo Repetto non dà segni di vita, inizio a chiedermi se sia un manichino e basta, Pezzali, che prometteva bene, dopo questa conferma sconsolato saluta...ma-ma come??? Ti basta un semplice si??? Per di più non mi sembra convinto il vicino, ti sta chiedendo il biglietto da visita, dai fatti avanti!!!!!!!!
Si gira verso di me, Repetto lo imita (quindi è vivo!!!) e rinizia la tiritela, replico lo stesso copione del mio vicino, ma ecco che mi prende in contropiede "hai internet? ti interesserebbe l'abbonamento con XXX?"(scusate ma non ricordo quale operatore era) lo sfido "non uso internet a casa", non coglie la sfida, stupendosi di quanti soldi risparmiamo in questo condominio (ma non mi volevi vendere abbonamenti vantaggiosi???) si scusa del disturbo e saluta seguito da Repetto.
Ma le lampade ti hanno cotto il cervello???? Andiamo, quale ragazzo al giorno d'oggi non usa internet??? Forse preferivo i venditori insistenti, almeno se gli volevi raccontare una balla ingaggiavi una lotta estenuante, ma più gratifiante.

Mondo COOP

Dopo l'esperienza di oggi dedico questo post alla COOP. Il luogo dove l’uomo moderno va a procacciarsi il cibo ha la facoltà di racchiudere ogni classe e carattere della società odierna, un microcosmo sociale. Li possiamo trovare tutti lì, il single che acquista confezioni da uno con sguardo sconsolato, la coppia più figli con carrelli strapieni che giocano a nascondino con gli eredi, il pensionato che vaga senza pace, la madre che analizza ogni etichetta e lista alimenti per evitare ogm, coloranti, conservanti o altri -anti che la tv ha criticato, il duo lui-lei che discute animatamente su quale dentifircio scegliere come se si trattase di una fusione di multi-nazionali, il marito spedito dalla moglie nella drammatica decisione fra due marche che borbotta fra sè, l'esperto che offre consigli gratuiti appena vede l'indecisione del vicino,...
Le mie preferite (o quelle che incontro maggiormente) sono le madri, quel tipo di madre il cui cordone ombelicale non è mai stato reciso e si porta dietro i dolci pargoletti, questi esseri pestiferi il cui solo scopo è disturbare e complicare la spesa altrui. Essa nel medesimo istante in cui varca la soglia della coop lascia il figlioletto a briglia sciolta, libero di correre, saltare, urlare, mettere prodotti nei carrelli altrui, segretamente convita che se la coop sei tu tutti gli altri avventori sono obbligati a provare per il suo pupillo lo stesso suo amore e la sua stessa devozione.
Invece no, esistono persone come me che gradirebbero fare la spesa in santa pace senza dover faticare per evitare un nano pazzoide che scorazza a destra e manca, o quei dolci esserini nel periodo delle domande che mentre stai scegliendo i tuoi biscotti o qualsiasi altro articolo attaccano con: perché la tata compra quelli e non questi che prendiamo noi???? Perché la tata non ha la mamma con sè? Perché la tata fa questo, quello…… perché ti ostini a chiamarmi tata??????? e perchè tua madre non ti mette il nastro adesivo sulla bocca?????
Ma il momento migliore è alla cassa, lì và in scena il gran finale!
Oltre ai classici piagnistei stile “voglio l’ovetto kinder e urlo trattenendo il fiato se non me lo compri”, dove la madre sospira e ti guarda con uno stato d’animo a metà fra l’orgoglio per l’estensione vocale del cucciolo e la tolleranza da mamma come per dire “bisogna capirlo è un bimbo” al quale rispondo con “il figlio è tuo”, ormai fuori moda e banali, possiamo vantare scene fra le più truculente in cui il discendente munito di mini carrello coop (maledetto il marketing che lo ha inventato) inizia a sbatterlo contro le tue gambe affermando acutamente “mamma la fila non va avanti”, i più educati mentre ti martellano gli stinchi con il carrello chiedono anche permesso.
Un' altra perla degna di nota sono le nonne o madri che mentre la cassiera passa gli articoli sul lettore cantano le gesta di nipoti o figli quasi si trattasero di eventi cruciali nella storia dell'umanità e al momento di pagare e togliersi di torno se ne fregano bellamente della fila e aprendo il portafogli mostrano le foto alla cassiera! Le foto!!!
Un'altra esperienza personale che mi si è marchiata a fuoco. Ero a fare la spesa nella coop del mio paese (un piccolo paese dove molti si conoscono), alla cassa davanti a me s'incontrano due madri con rispettive figlie, la prima paga e si ferma alla cassa, la seconda paga raccontando all'altra genitrice ed alla cassiera cosa ha detto il mattino il maestro a scuola, finisce di pagare e continua a rimanere lì ferma....io sempre dietro che aspetto....dopo il resoconto arriviamo a enunciare a turno le impressioni e commenti, iniziando a realizare che la cosa può arrivare a sera inoltrata, inizio a guardare insistentemente la cassiera, questa dal canto suo manco stava ad ascoltare la tiritela delle due e ricambia disperata lo sguardo. Finalmente una delle due madri realizza che deve correre a casa a cuocere patate o non so cosa e alterata si rivolge alla figlia, la quale era a metri di distanza, e sbotta con "Maria allora???? vuoi toglierti dalla cassa e far passare le altre persone????????", prende il carrello ed esce di scena.....
Aspetto con ansia la diffusione su larga scala la possibilità di ordinare la spesa on-line.