CI SONO COSE CHE NON CAMBIANO

Ci sono cose che non potranno mai cambiare.
Ad esempio la naturale attitudine di mia madre a rendermi nervosa e altamente irritabile quando siamo sotto lo stesso tetto.

Ammetto che da quando ho lasciato il nido il rapporto sia migliorato, ci beccavamo massimo una volta a settimana e tutto andava (più o meno) bene.
Da un anno a questa parte, ovvero da quando sono tornata al lavoro post arrivo nana, stiamo tornando ai rapporti di un tempo.

Primo: da quando è nonna ci frequentiamo di più per ovvie ragioni. Fa da nana-sitter, ed è una bravissima nana-sitter, non lo nego (anzi mi bacio i gomiti per le nonne che ha la nana). Ma, c’è il rovescio della medaglia ed è averla sempre tra i piedi (la nonna non la nana), il che rende più frequenti i rapporti con tutto quello che può comportare per noi due.

Secondo: forse siamo troppo diverse e allo stesso tempo troppo simili, lei maniacalmente ordinata e precisa, io maniacalmente disordinata organizzata, ma entrambe se ci girano ci accendiamo come benzina.
E li son dolori.

E quindi sia che sia nel suo territorio (casa sua), sia che lei sia nel mio (casa mia), c’è elettricità.
Quando è da me in particolar modo, per questo limito le possibilità ai minimi consentiti, cioè rasenti lo zero; ci sono cmq eccezioni.
Esempio: giorno feriale in cui lei tiene la nana e io non vado al lavoro per malattia; lei viene da me. Si, con l’intenzione di tenere la nana, ma da maniaca della pulizia non può sopportare la sua permanenza in una casa impolverata come la mia, quindi anche se le fornisco le prove su video di me stessa che pulisco con in mano il giornale del giorno prima (come si fa con gli ostaggi) non basta e parte armata di sviffer per combattere la polvere al grido di “ne rimarrà solo uno” e non è la polvere.

Pulisse e basta potrei sopportarlo, ma un’altra cosa che mia madre (e anche io, lo ammetto) ama fare è borbottare. 
Borbotta e scuote la testa.
Borbotta e scuote la testa per come tengo i vestiti; borbotta e scuote la testa per come teniamo le scarpe (spesso sparpagliate di fianco alla porta); borbotta e scuote la testa per come teniamo l’acquaio in cucina; borbotta e scuote la testa per come lui al mattino divide i panni da lavare in mucchietti per essere pronti da infilare in lavatrice alla sera; borbotta e scuote la testa e per come lasciamo il letto disfatto al mattino; borbotta e scuote la testa per qls cosa esuli dalla sua perfezione: tutto. 
E se sentendola borbottare chiedo che c'ha da borbottare con tono e voce da santa martire sotto flagello risponde un "niente" e già mi iniziano a girare, se poi continua e le richiedo che c'ha continua con i suoi "niente, niente" oppure mi domanda innocentemente "ma come fate a *fare questo*?" *sta per qlc cosa non le vada a genio*

Fatto realmente accaduto: 
M: ma come fate a vivere coi vetri sporchi?? 
leggi sporchi con non puliti da meno di un anno
I: dè mica ci mangio sui vetri
M: si ma ci deve vedere attraverso
I: infatti ci vedo
M: ...
I: e poi li ho puliti dentro qlc mese fa
leggi qlc mese fa con dai 12 ai 18 mesi
M: si ma non li hai puliti FUORI!!
I: mà, qua non sono riparati come da te. qua appena fà du'gocce s'insozzano subito. non ci sta la pensilina, vedì?! che devo fà?? pulirli appena minaccia pioggia???
M: ecche voi che sia??! prendi lo straccio e pulisci.

A me a volte quando mi s'arrotano le palle mi pare una leggera calata tosca, sarà il retaggio della nonna livornese, saranno gli anni di babbo passati a Firenze, sarà che per i primi 9 anni della mia vita passavo estati sul litorale livornese e i natali con la nonna livornese in trasferta nel modenese, sarà quel che sarà ma mi pare la parlata. e mia madre che è montanara modenese dop (padre e madre originari dei monti modenesi) sente cmq l'influsso toscano della sòcera e a volte il detto toscanaccio le viene. 

Tornando a noi, a volte la prendo con filosofia, altre volte al "prendi lo straccio e pulisci" parte la litigata. Litigata che può sembrare la guerra dei cent'anni.

Sia come sia, per quanto possa voler bene a mia madre (e gliene voglio) la litigata o scontro scatta ed ora che c'è la nana mi viene da sperare di avere con lei un rapporto migliore o più rilassato di quello che ho con mia madre.

NANA INTRAPPOLATA


Della serie capitano tutte a me, stasera sono riuscita ad incastrare la porta all'interno della doccia con dentro la nana nella vaschetta.

Ma andiamo con ordine. La nana faceva il suo bagnetto nella sua vaschetta e come al solito non voleva uscire, sicchè ho pensato di provare a chiudere la porta della doccia per vedere se la convincevo.
Chiudo, lei protesta borbottando e alzandosi in piedi, riapro e lei si rimette a mollo.
Ripeto l’operazione, ma non so come la porta invece di fermarsi entra all’interno del vano doccia.
Tiro. È bloccata.

Situazione: porta bloccata, nana dentro che inizia a piangere. Se spingo ribalto vaschetta e nana.
Tiro più forte. Niente.
Continuo a tirare tentando di tranquillizzare la nana che piange sempre più forte (te credo!)

La porta continua a rimanere dentro il vano, non si apre più verso l’esterno e nemmeno vero l’interno perché la vaschetta la blocca.
Non sapendo più che fare ed avendo appurato che la porta non se ne esce, e che calarsi dall’alto non mi pare una buona idea, provo un'altra strada.  

Spingo leggermente il tanto che basta per farci passare il braccio ed afferrare la nana, poi tenendola su col braccio la faccio uscire dalla tinozza, spingo con l’altro braccio la porta aprendola e ribaltando la vaschetta.
Prendo la nana in braccio facendola uscire dalla trappola di cristallo, hem plastica.

Risultato finale: nana spaventata ma illesa, io ho una fitta continua dalla scapola al gomito. Sarà:
a- strappo;
b-nervo infiammato,

c- dolore muscolare?

LEO (DI CAPRIO) HA 40 ANNI!!!!

è un pò come quando ti scontri contro una porta che credevi aperta, o un vetro che non hai visto.
sei tranquilla e SBAMM!!!
ieri apro il sito del corriere o repubblica (non ricordo) ed ecco l'articolo fatale leonardo Di Caprio compie  40 anni!
40 anni???? ma come??? i pensieri mi sfuggono, la mente si annebbia...appena ripresa rileggo l’articolo e le foto annesse (tutte con modelle o attrici ultra perfette) e rivedo nella mente me 15enne che vado al cinema a vederlo (giovanissimo) annegare congelato in titanic ben 17 anni fa.

Ok, vabbè, pure io non sono una giovincella, so perfettamente di non avere i 15 anni che avevo all’epoca e nemmeno 17, anzi ringrazio ogni giorno di aver superato e nascosto l'adolescenza in un angolo della mente come qls persona (in)sana di mente fa prima di finire sul lettino del Freud di turno rimembrando imbarazzanti episodi sulla sua imbarazzante famiglia per sentirsi dire che tutto dipende dal rapporto con i genitori. (provate voi ad avere un rapporto sano con i miei….)

però, però, esattamente 32 anni non me li sento proprio e soprattutto non sono esattamente come me li sarei immaginata...

a 5 anni pensavo che a 32 anni sarei stata sposata, con figli, un lavoro pluridecennale magari in un ufficio con pareti mie, foto alle pareti, trattando di super affari in 4 lingue diverse, una casa indipendente, un cane e un gatto. quasi il massimo della borghesia stile barbie, tranne il rosa predominante. Ah, anche una linea invidiabile ottenuta mangiando qls schifezza desiderassi.

a 15/17 m'immaginavo una 32enne professionista cosmopolita, che dopo anni in giro per il mondo si era stabilita a londra o new york, convivente (l'idea del matrimonio era già andata a farsi benedire) con forse un figlio, il fedele cane e due gatti (quelli ci stanno sempre).

intorno ai 25/26 anni pregavo solo di trovare lavoro più o meno stabile, possibilmente attinente agli studi e un buco da chiamare casa con affitto bassissimo, magari un gatto (giusto perché sopravvivono cmq).

La realtà…
Dai 26 anni ad ora ho lo stesso posto di lavoro, stessa sedia ma con un numero di contratti diversi che non conto più. Lavoro noioso e senza fantasia: gestione clienti. Spiegandolo terra terra, io sono quella che risolve le lamentele che i clienti ci fanno: voglio la rettifica perchè avete stimato la mia lettura di ben 3 mc in più della reale, questo non mi piace, questo non lo voglio pagare….. alcuni, in loro difesa, hanno motivazioni ragionevoli, ma i più si rivolgono ai nostri canali potrebbero evitarlo.  

ho un lavoro, convivo, pago le bollette (senza lamentarmi), tutte cose da persona matura, coscienziosa.
e da ben 19 mesi sono la “responsabile e retta”  madre di una nana.


E cmq il sogno di prendere capra e cavoli (nana e moroso) per trasferirsi all’estero è sempre lì…

PICCOLI TALENTI

e qua parte il suppostone da italica madre orgogliosa del suo gioiellino di bimba che è già montatrice di mobili ikea alla veneranda età di un anno e mezzo. siete preparati. 

i nonni ci regalano un baule ikea per riporre i giochi della nipote e tenere ordinata la cameretta (ahahahhah! e dire che dopo 32 anni mia madre dovrebbe sapere che razza di figlia casinista ha, o forse spera che la genetica salti una generazione e passi il gene dell'ordine alla nipote, comunque...)

domenica ci mettiamo di buona volontà e il valente padre sballa il baule, dispone con cura i pezzi per terra, apre le istruzioni, poi entra il diavoletto e lo scansa, come a dire "fatti da parte, mò ci penso io". 
guarda un pò le istruzioni e dopo qualche minuto è lì col papa-assistente che fissa viti con l'apposito strumento a L, ruba il cacciavite al padre e se s'incazza perchè le diciamo "no, tesoro, è pericoloso" solleva il martello e ci guarda seria (Thor ne sarebbe orgoglioso). 

al chè ci arrendiamo e mentre io scatto foto (così se finiamo al pronto soccorso ho delle prove) il padre le insegna come usare gli strumenti. 

ecco il reportage:  







beh alla fine pulisce anche

PHOTO OF THE DAY

evviva!!!! una delle mie foto analogiche è stata scelta come foto del giorno su lomography!
ok, non è il pulitzer, però insomma ripaga per gli sforzi fatti e i negativi venuti male. 

la foto è stata un successo fin da subito, fa parte del primo rullino scattato con la fisheye purple che mi hanno regalato, eccola qua 



e qua sotto la foto del giorno!



ritrae chioggia, scatta da aprile durante una gita 


ps, è una settimana fortunata, ieri ho pure trovato 50€ per terra....


WHO ARE YOU? UHH UHH

Sarò sincera, 'na botta di culo così nella vita ha stupito pure me.

Ma andiamo con ordine. Siamo in quel di marina per un'ultima grigliata approfittando di un weekend di sole.

 
A pochi minuti dall'inizio degli happy hour in spiaggia, mentre siamo in campeggio ad attrezzarci per la serata, arriva un messaggio:

"al sotto c'è il tipo di colore di c.s.i"

Chi???

Cosa???

Quel pezzo di manzo di Warrick??

A marina? Di ravenna? (luogo in cui gente come me va solo a bere, grigliare maiali interi e schifa il mare o ci sviene sopra aspettando l'apertura degli happy nei bagni)

Che cappero ci fa qua?? (quando potrebbe scegliere luoghi simili ma con acqua più limpide; così su due piedi: Miami, Los Angeles, San Francisco, Hawaii, …)

Devo andare a vedere, anche se sospetto che chi ha inviato io messaggio abbia preso una cantonata clamorosa (o che cmq avrà già cambiato bagno) mi incammino tranquillamente attraversando la strada che separa il campeggio dal sottomarino.

Arrivo e non vedo la moltitudine di femmine in visibilio che mi aspettavo (sono cresciuta negli anni in cui i take that procuravano crisi d'isterismo ovunque andassero), anzi trovo il solito tranquillo sottomarino pre apertura.

Poi lo noto.

Li tranquillo al bancone con mojito in mano.

Beh dimenticavo che la gente che frequenta il sotto ha l'animo distaccato del rockettaro o del punk, ci si emoziona per poche cose. E se di fianco a te c'è un dei personaggi di una fra le più longeve serie tv, puoi farci un brindisi, scambiarci due parole e tutt'al più un selfie. Ma con estrema calma e naturalezza.

E così è successo, ho atteso che due bimbe gli chiedessero l'autografo, che due ragazzi si facessero una foto (nel frattempo fotografavo) e poi è stato il mio turno, attrezzato il moroso con il cellulare ho avuto la mia foto.

Poi il tipo è andato via.

Qlc ora dopo in giro per i vari bagni, lo incrocio. Sta li in disparte con quel tre italiani con cui gira.

Morendo dalla curiosità di chiedergli "ma che cappero ci fai qua?" proseguo sulla mia strada.

Svoltato l'angolo incrocio un'amica e con estremo self control, sbandierando una freccia luminosa, le dico "ohhhh è qua dietro!!! Corri!!", insieme corriamo come Forrest Gump (la birra fa male a volte) e lo raggiungiamo. Recuperato il mio inglese richiamo a sua attenzione "warrick, I want to introduce you to my friend", lui stringe la mano, posa per la foto e mentre lo stavamo ringraziando chiedendogli che cappero ci faceva lì, la bionda italiana che girava con lui ci ha scansato come si fa con le mosche "adesso basta eh!!!", facendo pure aria con le mani.

Ah-ha! Ma tanto la nostra foto l'abbiamo avuta.

Torno al caro vecchio sotto e racconto alla barista che il tipo è ancora li in giro, lei richiama l'attenzione di due amiche (e di ogni femmina nelle vicinanze), do le coordinate e le vedo correre verso di lui trascinandosi dietro tutte le ragazze che avevano sentito.

Toh, Bionda!

100 GRADI SOTTO ZERO

Riprendiamo le recensioni a film cagata.
Devo prima ringraziare Cielo che proponendo per l'estate il ciclo b-movies #FENOMENI VIRALI (credo ci sia pure l'hanstag davanti) ha fatto si che non potessi perdermi questa opera cinematografica snobbata dai più.
Già la pubblicità del ciclo promette bene con lo slogan che fa più o meno: distrutti dalla critica, osannati dal web.
 
Se una sera avete voglia di spegnere il cervello e farsi grasse risate ecco il film che fa per voi:
 
 
Sotto titolo: ovviamente l'Europa è spacciata
 
 
La trama è scopiazzata male da The day after tomorrow, peccato che li avevamo un Dennis Quaid e un Jake Gyllenhaal che non si buttano mai via.
Qui siamo nella vecchia Europa, due fratelli in giro per Parigi, il padre, ex colonnello areonautico ed ex pilota del air force one, a sta arrivando in volo con al nuova compagna (molto più giovane).
La natura mette lo zampino in questa reunion familiare. All'improvviso i più noti e meno noti vulcani europei eruttano all'unisono come fuochi artificiali, poveri e cenere riempiono l'atmosfera formando uno strato che il sole non potrà penetrare per anni a venire (vi ricorda qlc? Che so, armageddom??). Le temperature si abbassano esponenzialmente, tempeste di ghiaccio imperversano per il continente, terremoti distruggono città, gli europei si estingueranno, ma questa famiglia si ricongiungerà e si salverà'.
 
Abbiamo detto che il padre con nuova moglie sta arrivando in Europa, ovviamente le condizioni climatiche li costringono ad atterrare a Londra con quello che sembra un biplano (se ci ha sorvolato il grande oceano blu dagli USA a Londra, per me poteva anche sorvolare la manica, già che c'era).
 
A Parigi, i figli intanto avvertono leggeri terremoti (fate un 6, o un 7 della scala richter) e un leggerissimo cambio di temperatura, che so dai 25 gradi estivi ai meno 5 invernali in 10 minuti, e da ragazzi intelligenti si pongono la domanda: ma che sta succedendo?? Chiamiamo il babbo che sicuramente saprà!
 
Nel frattempo il babbo ha trovato un adeguato mezzo di locomozione, una fiammante FIAT 600 rossa, con cui raggiungere Parigi. Non solo ha pure ripreso i contatti con un ex commilitone che attualmente ricopre il posto di generale supremo NATO  in Europa (quando si dice avere conoscenze). Questo generale non aspetta un minuto a spiattellare la drammatica situazione apocalitto-metereologica al vecchio amico, assicurandogli un aereo che poterà la famiglia in salvo. Tanto noi europei siamo sempre dati per spacciati.
 
Il piano è semplice: raggiungere Parigi, recuperare i figli, arrivare a un ameno aeroporto a 100 chilometri dalla ville lumiere e decollare. Semplice.
Tutta Europa è sotto una bufera di neve e grandine che manco in Antartide hanno visto mai, continuamente scossa da terremoti e tu devi attraversare l'eurotunnel.
Con una Fiat 600.
 
Devo ammettere che noi italiani diamo davvero poco valore al made in italy, infatti il colonello non solo riesce a sfondare il cancello di accesso al tunnel di servizio (senza riportare graffi o danni alla carrozzeria) gabbando tutti i militari schierati, ma riesce pure ad attraversare l'eurotunnel mentre questo sta collassando sotto metri e metri cubi di acqua.
Con una Fiat 600.
 
A Parigi i figli devono sopravvivere in attesa dell'incontro con il padre sulla torre eiffel (qua da the day after tomorrow siamo passati a insonnia d'amore).  Sopravvivere al drastico abbassamento della temperatura (in maglietta lei, maglioncino lui) e con una pioggia di palle di ghiaccio grosse come cocomeri, infatti mentre il fratello è svenuto a terra dopo essere stato colpito da questi cocomeri, la sorella lo salva prontamente calciando uno dei cocomeri con un destro alla Beckam. Anzi meglio di Beckam!
 
Finalmente la prima idea "sensata" dei due: andiamo all'ambasciata!
Peccato che sia già stata abbandonata, i due entrano lo stesso per venire sopresi dall'ennesima scossa sismica, che sta sbriciolando gli edifici come fossero di sabbia. Per fuggire il ragazzo in un lampo di genio afferra due cavi elettrici e sempre in un lampo finisce folgorato. La sorella trova prontamente un elettroshock, ma non sa farlo funzionare (manca la scritta "premi qua"), fortuitamente un impiegato è rimasto lì proprio resuscitare il giovane.
Scappano dall'ambasciata, ma il problema "dobbiamo vestirci" non è stato risolto.
Dopo intenso girovagare per il centro di Parigi trovano finalmente un negozio.
Di pellicce guarda caso.
Già razziato guada caso.  
Trovano due capi da indossare, ma ecco che arriva il proprietario giustamente imbestialito che decide di rifarsi sui due giovani per il guadagno perso. Pistola alla mano chiede 20mila euro per ogni pelliccia. Onesto.
Come uscire da questa angosciosa situazione?? Ma con una bella scossa che abbatte il proprietario, ma intrappola la sorella sotto uno scaffale vuoto in legno modello gorm - ikea che il forzuto ragazzo non riesce a sollevare, corre quindi fuori a cercare aiuto.
E chi ferma? Mr.T? Walker Texas Ranger? No. Una parigina pelle e ossia in vestito da cocktail e tacco 12. Che cmq gli nega l'aiuto richiesto.
Trova in un cantiere li vicino una trave e si ricorda della saggie parole di Archimede "datemi una leva e vi solleverò il mondo", perché non provare con uno scaffate che peserà 10 chili?
Infatti salva la sorella un nano secondo prima che il soffitto in cartongesso le crolli rovinosamente addosso.
 
Appena fuori dall'atelier vengono prelevati dai militari che stano radunando le persone, e qua si verifica l'incidente più imbarazzante  e assurdo della cinematografia.
Hummer con due militari e 3 civili a bordo, strade deserte, velocità fra i 5 e i 10 km/h. una coppia attraversa la strada, l'hummer sbanda, finisce contro un palazzo. I militari muoiono sul colpo, i 3 civili no.
 
Qua i giovani diventano tre, si aggiunge la dolce francesina che aveva negato aiuto, ma che per una pelliccia calda e la promessa di salvezza sarà disposta a offrirsi al prode americano.
 
Intanto il padre giunto sul continente continua la sua corsa con al 600 dal serbatoio infinito per cappottarsi in un campo piano!!!! Ma fortunatamente proprio li si trova l'elicottero per raggiungere prima Parigi, poi la salvezza.
Infatti l'appuntamento non è alla torre eiffel, ma SOPRA la torre! Chi in un momento di forti scosse non salirebbe sulla torre??!
 
I ragazzi con l'auto della parigina riescono ad arrivare a salire sulla torre e poco prima che essa di sgretoli sotto di loro arriva il padre in elicottero. Ma per salire sull'elicottero non c'è il classico cavo (troppo facile), ma dovranno catapultarsi evitando accuratamente le pale.
Beh ce la faranno.
 
Il padre piloterà accuratamente l'elicottero  attraverso la tempesta perfetta fino all'aeroporto dove altrettanto accuratamente atterrerà schiantandosi al suolo e tutti salvi (???) correranno verso l'aereo che li stava aspettando per portati al caldo e al sicuro.
 

E LO SVIZZERO SCESE DAI MONTI

La mia vita post nana è stata costellata di cene massoniche alle quali Lui era incluso, ergo io ero nana sitter.

Due gruppi massonici, una cena per gruppo, uguale due cene al mese.

Vabbè.

Lui, che si sente sempre un po' in colpa a relegarmi nella parte della madre anni 50 che sta a casa, suggerisce spesso di uscire con le amiche, l'uscita solo femmine.

IO???

LE MIE AMICHE?????

Ma ci conosce????

Supponevo di si, forse gli è sfuggito il piccolo particolare che noi non usciamo prettamente fra femmine, ma ad cazzum, molto stile –chi ci ama, ci segua-, noi non escludiamo nessuno.

 

Beh questo mercoledì, oggi, mi si prospettava una serata fra amiche, e già qualcosa mi puzzava -troppo facile-, infatti risposi: vengo volentieri, sempre che Lui non abbia una delle cene.

 

Ecco.

E volete sapere quale immenso impegno abbia?

 

L'amico svizzero che per 360 giorni vive lassù sui monti con annettè, dove il cielo è sempre blu, saluta Daniel e Lucienne e scende dai monti e per  dare udienza ai cari vecchi compagni di scuola rimembrando i tempi che furono.  

 

Quando si dice avere culo!

NEW PROJECT: SPRING/SUMMER 2014

annuncio ufficialmente l'abbandono del notewhortythimgs project. 
ammetto la sconfitta, fra lavoro, nana, casa, spesa ed last but not least la fisioterapia, non ci sono più stata dietro. 
i primi sentori dell'imminente sconfitta li ho avvertiti quando non riuscivo a riportare la week sul blog, con foto annesse, poi mi scordavo di scrivere giornalmente, il giornalmente è diventato mensile. 
ammettiamolo la costanza non fa parte di me. 

cmq tornando a noi, oggi mentre guidavo per tornare a casa, vedevo tanti alberi in fiore, la primavera si avvicina, e pensavo "devo trovare il tempo per fotografarli prima che sfioriscano, o si trasformino in frutta" anche a costo di abbandonare casalinghi lavori come pulire e stirare (stirare già lo faccio poco poi ora si è rotto pure il ferro da stiro, catorcio! ci molla solo dopo 20 anni d'uso semi-per-nulla-costante)
poi pensavo alla mia colorsplash a cui devo fabbricare lo splitzer con ottimo nastro adesivo nero da idraulico sull'obiettivo. 
e quindi l'idea: fare la prima parte delle foto in primavere e la seconda in estate. si il rullino resterà montato per mesi, ma tanto ho altre macchine da usare. 

proviamoci....

.....LA SESTA MALATTIA

quando la pediatra mi ha detto "potrebbe essere la sesta malattia", il mio primo pensiero è stato "ma non ha avuto le altre cinque" poi ho realizzato che è un nome VERO di una malattia. 
nome assurdo. 
nome che se ti senti dire il lunedì mattina dopo una notte insonne grazie ad una nana con 39 di febbre e un mal di testa lancinante fatichi a comprendere, non realizzi e l'affermazione sopra è completamente razionale. 

cmq non è la sesta malattia, perchè grazie a dio da ieri sera la febbre da un 39 si è schiantata ad un ragionevole 36 come le fogli si schiantano al suolo in autunno. 
cmq questo non ha impedito alla nana di farci passare un'altra notte quasi insonne. grazie nana. 


confermato che è stata solo una banale influenza, l'interrogativo è: che cappero è sta sesta malattia??
chi cappero le ha dato un nome tanto assurdo?
sono andata su la bibbia di internet: wikipedia 
tralasciando termini medici, periodo di incubazione e menate varie ecco un wiki-sunto:

La sesta malattia (roseola infantum o esantema critico o subitum) è una malattia infettiva che colpisce esclusivamente i bambini tra i 6 mesi ed i due anni di età.
Viene chiamata sesta malattia in quanto, tra le malattie esantematiche, è la sesta in ordine cronologico di identificazione.

quindi il nome sesto deriva dal fatto che è stata scoperta per sesta. cioè avevano esaurito i nomi?? in quel laboratorio non c'era nessuno con un pò di fantasia??

vado a cercare malattie esantematiche.

Ecco una lista delle cosiddette malattie esantematiche:

minchia che fantasia..... la più carina (come nome) è la malattia di kawasaki.






NOTEWHORTY THINGS PROJECT - WEEK 3

eccoci alla terza settimana del progetto....a parte qlc ritardo di aggiornamento sul blog, dai non sto andando male. 
questa settimana è stata particolarmente sofferta qua nella bassa modenese, da domenica dopo la rottura dell'argine del secchia, le terre modenesi sono state allagate. 
case, terreni, fabbriche, negozi, vite sono stati travolti dall'ondata d'acqua fuoriuscita dal secchia. 
ancora una volta "siamo" in ginocchio, ma non fatico a credere che ci rimboccheremo le maniche un'altra volta e ce la faremo. 




lunedì 20: STI CAZZI L'ALLUVIONE
martedì 21: in preda al virus
mercoledì 22: 
giovedì 23:
venerdì 24: portiamo la nana al policlinico per l'eco...sti cazzi al traffico
sabato 25: giornata da veri modenesi!! pranzo dall'aldina
domenica 26: ancora veri modenesi: facciamo i tortelloni!


le foto salienti non l'ho fatte io ma le ho prese dai giornali (pochi) che davano risalto alla notizia






NOTEWHORTY THINGS PROJECT - WEEK 2

ed eccoci anche se con ritardo al riepilogo della week 2.


lunedì 13: acquistate le pellicole. TANTI RULLINI
martedì 14: sonno, sonno. sonno. sonno. sonno
mercoledì 15: sono arrivati i rullini!
giovedì 16: ay home
venerdì 17: è arrivato il libro dello swappa
sabato 18: una lieta notizia
domenica 19: si è rotto l'argine del secchia. PRE ALLERTA!!


la foto è il libro SWAPPA aperto sulla pagina della mia foto


COSA SERVE PER VIVERE NELLA BASSA MODENESE



a metà aprile saranno 5 anni che abito nella bassa modenese, una volta conosciuta come la terra della nebbia. 
infatti l'autunno, l'inverno, ma anche la primavera, sono caratterizzati da nebbie particolarmente pesanti, invadenti, che non ti danno solo il buondì ma ti pigliano a schiaffi proprio. nebbie che manco se la tagli col coltello riesci a vedere, sono caratteristiche del luogo, ti ci affezioni.

resoconto di questi anni: 
2009: nebbia
2010: poca nebbia, il tg2 fece il servizio "niente nebbia quest'anno - specie animali a rischio"
2011: grande gelata, andammo a meno 11 nel corso di una notte
2012: tempesta di neve più blizard, che non è la renna di babbo natale, ma un vento ghiacciato, di neve ne arrivò un metro qua; due in romagna.
2012/bis: 2 terremoti di quasi 6 gradi richter in meno di 20 giorni
2013: tromba d'aria
2014: alluvione

ecco cosa un abitante o anche un'aspirante abitante della bassa deve NECESSARIAMENTE avere a portata di mano:

- tenda, perfetta il modello 2seconds, la monti in brevissimo tempo e se sai come piegarla la fai su in breve tempo, o cmq la riesci a sbattere nel baule. 
- sacco a pelo, o coperte
- materassino gonfiabile
- pompa a pedale, per il materasso di cui sopra
- cassa d'acqua nel baule, una minimo 
- torcia
- muta da sub
- kway o impermeabile
- felpa
- canotto o barchetta a motore (per i più fighi)

capacità richieste: 

- fare la valigia in pochi secondi portando le cose necessarie
- evacuare casa in tempi record di pochi secondi prendendo valigie, borsa, chiavi (di casa, dell'auto,...), eventuali nani conviventi.
- avere molta pazienza
- avere dosi sovrannaturali di sarcasmo e ironia

per ultimo, ma importantissimo: AVERE DUE MARONI COSI'

SFIGATI E' DIR POCO

ci risiamo.

definirci sfigati è un eufemismo.

dopo il terremoto, dopo la tromba d'aria, ora la bassa modenese è alle prese con le innondazioni.

dalla rottura del secchia alla piena del panaro...





NOTEWORTHY THINGS PROJECT - WEEK 1

ed eccoci alla fine della prima settimana del noteworthy project. 


lunedì 6 - inizia il noteworthy things project!
martedì 7 - una calza della befana homemade in regalo
mercoledì 8 - un pranzo con lui inaspettato
giovedì 9 - spesa, spesa, spesa, spesa, ...
venerdì 10 - finalmente il week end 
sabato 11 - pizzata con gli amici
domenica 12 - comprato i biglietti per Lo Schiaccianoci

la foto della settimana è Pepo, il gatto dei miei amici, che infila la testa nelle scatole della pizza.


NOTEWORTHY THINGS PROJECT BEGINING - WEEK 0

ci sono ricascata. 
un altro progetto quotidiano mi ha attirato, incuriosito, corteggiato, e alla fine sono caduta nella sua trappola. 

questa volta lo ha ideato e pubblicizzato PRETTY IN MAD sul suo blog Film Adventure.
sinteticamente lo scopo del  NOTEWORTHY THINGS PROJECT, che raggruppa due progetti, uno da 365 giorni e uno da 52 settimane, è annotare ogni sera una cosa rilevante della giornata per un anno, e fotografare ogni settimana una cosa degna di nota, inoltre riportare tutto su blog o social a fine settimana. per approfondire vi rimando al post di Pretty in Mad.  

leggendo il suo post ho ripensato a quel bel quadernino che mia zia mi ha regalato a natale, con copertina rigida, taschina interna e elastico per tenerlo chiuso; ecco come posso usarlo!

l'ho ripescato dalla libreria, ho pescato delle penne colorate caruccie ma che ho poche occasioni di usare e sono partita. 
anche perchè come le diete, i progetti si iniziano di lunedì!