Abbiamo toccato il fondo


Abbiamo toccato il fondo.

Non ci sono parole per le immagini e le notizie sulle tv, sui giornali.

Non ci sono espressioni per descrivere questa tragedia.

Le ragioni per cui i migranti mettono a repentaglio la loro vita e quella dei figli non per una terra promessa, solo per un futuro più sicuro, senza guerre, senza dittature, sono conosciute, scappano da povertà, guerra, oppressione.

La ragione per cui nel "viaggio" rischiano e spesso perdono la vita siamo tutti noi.

Noi che siamo dall'altra parte del Mediterraneo, che chiudiamo occhi, i governi che chiudono frontiere, innalzano muri e filo spinato, respingono persone come loro, come noi, con la sola differenza che sono nate "dall'altra parte". Persone che hanno famiglia, figli, amici. Madri e padri che vestono i loro figli e li conducono verso un viaggio infernale, di cui forse non vedranno la meta.

È vero, i problemi non si risolvono con la bacchetta magica e non si può accogliere tutti, ma non stiamo dimostrando di essere uomini.

Non ci sono parole.

Abbiamo toccato il fondo.