11 ANNI E 136382 KM

sembra incredibile, sono senza la mia adorata e fedele Fabia. è come se mi mancasse una cara amica.

ieri ho svuotato la fabia da tutto ciò che si accumula in 11 anni e tanti chilometri, un viaggio fra ricordi e bigliettini, di parcheggi, di feste, cd, ... e virgin non mi ha aiutato trasmettendo nel momento più peso di ricordi una ballad...grazie virgin.

stamattina ho fatto l'ultimo viaggio con la Fabia verso il concessionario, e anche oggi virgin mi ha "aiutato" trasmettendo l'amore conta di ligabue, già che c'era poteva metter su un requiem.

in quei 30 minuti fra me e il concessionario i ricordi mi sono venuti tutti incontro: i primi 400 km sulla A14 con laura, tutte le mattine all'alba sulla tangenziale verso l'università, i tragitti in mezzo a nebbioni assurdi e nevicate da polo nord.

in 11 anni e 130mila chilometri ci sono mille ricordi e avventure. 

il primo incidente, un defender che mi sperona senza avermi dato la precedenza, la tipa del defender che piagnucola per la sua freccia rotta senza notare la fiancata distrutta della mia fabia con lo specchietto che penzola. 

i viaggi fino a palagano con mia cugina durante le estati fancazziste degli anni universitari, in cui ci divertivamo a imitate le telecronache delle corse rally. le notti di quelle estati in cui attraversavamo monti e valli per andare in qlc discoteca o qlc festa, le mille volte che dopo le serate alla sagra e festa della birra di palagano brille tornavamo a casa sulla fabia. 

il viaggio all'elba con la fabia bombata di roba. 

la volta che non volendo lasciare il litro di birra al pub mentre compravo le paglie me lo sono portata in auto, guidato con una mano (nell'altra il litro), fatto manovra con una mano mentre un maico comprava le sigarette e tornata al pub.

nei mesi del master a lucca, i viaggi lungo l'A1, il vallico fra emilia e toscana. 

quando ero a santarcangelo per il festival, su e giu fra casa e il paese, ad ogni ora del giorno e della notte.

gli ultimi e spettacolari anni...

i ritorni a casa dopo eterne serate al pub, con l'interrogativo -e che cazzo di strada ho fatto?- controllando eventuali ammaccature.

le prime volte che mia cugina ed io andavamo a marina per il week end, con i venerdi pomeriggi sulla A14 e i ritorni la domenica sera tardi per vivere fino all'ultimo la musica in spiaggia. 

le corse in mezzo alle campagne della bassa per andare al lavoro, le volte che le strade erano gelate o piene di neve o la nebbia non ti permetteva di vedere aldilà del tuo naso. 

la fabia trasformata in serra quando portavo le piante a claudia prima di partire per le ferie.

i week end in campeggio a marina, quella volta che in 4 con due tende partimmo per il mare. aneddoto: siamo in 4 sulla fabia, il baule caricato modello tetris con 2 tende quequa, materassini, pompa, valigie, strade basse, ad un certo punto seba riceve la telefonata da casa -si, babbo, tutto bene, si....si...tranquillo siamo col tuareg...- noi tre ci guardiamo, appena seba chiude chiedo -scusate ma l'ultima volta che sono salita quest'auto mi pareva una fabia. ho le allucinazioni?- non le avevamo, il babbo stava più tranquillo sapendoci con un suv 4 ruote motrici piuttosto che una fabia 2 ruote motrici. sapete 100km fra le campagne della bassa posso essere impervi.

quel 20 maggio, dopo essere stata svegliata dal terremoto, scesa in strada e ho aspettato l'alba seduta su di lei. 
il 29 maggio, il ritorno a casa dopo la scossa, con l'orecchio alle notizie dei danni.

le prime volte che ho messo la nana sulla fabia...

lei c'era sempre
e lasciarla nel parcheggio del concessionario è come lasciare un pezzetto di me stessa, di quella ragazza che a 20anni si è affacciata sulle strade a bordo della sua fabietta blu metallizzata e ha affrontato qls cosa la vita le ha messo davanti. 
grazie fabietta!


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