LA MIA PRIMA MACCHINA FOTOGRAFICA

in realtà non era proprio mia, era (è giusto usare il verbo al passato) la macchina fotografica di mio papà. 

la PENTAX MX
una reflex 35 mm ad esposizione manuale degli anni 70, l'unica componente elettronica è l'esposimetro che consiste in 5 led luminosi rossi, gialli e verdi per sovra/sotto esposizione. tutto il resto, regolazione di tempo di esposizione e apertura del diaframma sono a scelta del fotografo, come la messa a fuoco.

mio padre me la mise in mano a circa sei anni spiegandomi come usarla, come capire se è a fuoco o no, ponendo quello che volevo a fuoco al centro del mirino, insegnandomi come premere leggermente il pulsante di scatto per illuminare i led dell'esposimetro per verificare e aggiustare l'esposizione giocando su diaframma e tempi. ovviamente la spiegazione era molto semplice: se le lucette sono rosse devi spostare la ruota con i numeri o la ghiera con le frazioni finchè non diventano verdi...insomma mica poteva farmi una lezione di fotografia di alto livello. 
imparato questo, un giorno mentre stavo fotografando i miei, ci stavo mettendo molto tempo, non mi compariva la lucetta verde. loro erano al sole alla fine di un portico ed io ero dalla parte opposta, a causa del buio del portico non trovavo la giusta esposizione, e lì mio padre, stufo di aspettare, mi disse il segreto -guarda che non è automatica, puoi fregartene e scattare anche con le luci gialle o rosse, poi vediamo che ne esce-
wow!!! 
potevo fregarmene. 
infrangere le regole.
che gioia!!!!
da quel momento mi innamorai totalmente della pentax, e ancora oggi per quanto trovi interessanti, divertenti o belle le altre macchine fotografiche come la diana, nessuna raggiunge il posto d'onore che la pentax. 

oggi a più di 30 anni è ancora qua, fra le mie mani, con l'unico problema/pregio che l'esposimetro non funziona, quindi ogni scatto è una sfida!

PARE NON SIA CAUSA DEL MAL TEMPO

ebbene l'ho fatto! 
sono una madre ansiosa.
ho chiamato la pediatra descrivendo il comportamento della nana di ieri, e lei mi ha invitato ad andarla a trovare con la nana. 
ci sono andata in compagnia del vecchietto. 
appena siamo entrati la pediatra ci ha confidato che lei ha lo stesso passeggino e un nano di 4 mesi, alchè ho indagato sull'utilità del mezzo di trasporto, tanto vale a chiede se l'acquisto ne è valso la pena. 
poi siamo passati a visitare la nana, che gode di ottima salute, ma porella in tre giorni è cresciuta poco. era l'unica cosa che non mi preoccupava, perchè la piccina mangia e nella prima settimana ha già recuperato e superato il peso che aveva alla nascita. ed ora in tre giorni è cresciuta meno. 
quindi via ai ripari. alla mamma, cioè a me, sono state prescritte tisane al finocchio e sciroppo omeopatico, il tutto finalizzato a far aumentare la produzione lattifera. e raccomandazioni di non stressarmi perchè danneggia la produzione.
mi sento come la mucca della granarolo....come si chiamava? lola?
ora sto bevendo la tisana al finocchio, anice e galega dall'odore orribile ma per fortuna dal sapore decente. la nana se la dorme...

cmq la pediatra mi ha salutato con un incoraggiamento -coraggio, dopo il primo mese è tutto più facile! finchè non ci sono passata non ci ho creduto.- 
come non credere ad un medico con un nano di 4 mesi?

10 GIORNI ED E' GIA' METEREOPATICA

volevo scrivere altro, per esempio un posto sulla prima macchina fotografica che mi è "capitata" in mano da bimba.
ma la nana non mi ha dato tregua.
dieci giorni di vita esterna ed è già metereopatica.... è l'unica spiegazione che mi dò. martedì abbiamo fatto la visita dalla pediatra, è sana, cresce, anzi in solo 8 giorni non solo ha recuperato il calo di peso, ma anche superato il peso alla nascita, risponde bene a tutti gli stimolo e ha i giusti riflessi. 
ieri però ha pianto tutto il giorno. inconsolabile. 
le ho provate tutte: la coccolavo, la tenevo in braccio, la cambiavo, l'allattavo, le parlavo rassicurante, la pregavo di calmarsi, la lasciavo piangere nella culla...nulla! 
inizio a sospettare che la colpa sia di questo meteo di cacc uggioso e umido, che ci costringe in casa, o forse avverte anche la mia insofferenza a dover stare in casa e si incazza pure lei.
in ogni caso lei per non sbagliare piange. 

FIRST WEEK

la nana ha ufficialmente compiuto la sua prima settimana di vita esterna. una settimana particolarmente impegnativa vista dal suo punto di vista, ha dovuto imparare tante cose...
e forse per questo oggi mentre noi come due deficienti le sorridevamo dicendole "hai una settimana!!" lei ha deciso di trasformarsi dalla tranquilla neonata che è stata fin'ora a una lattante che non ne vuole sapere di fare il sonnellino o di stare buona sulla seggetta o sdraiata sul divano. 
no, lei voleva essere tenuta in braccio. 
non solo! pure continuamente allattata! 
CONTINUAMENTE!
un pò provava il vecchietto a tenerla in braccio, ma lei faceva subito capire che voleva anche il latte e quindi ho sperimentato cosa vuol dire essere un distributore automatico in uso perenne. 
non è piacevole.
ora la pargola sembra un angioletto, è pacificamente addormentata sulla seggetta, mentre il vecchietto cucina e io la osservo sperando/pregando di riuscire a finire un pasto senza lei fra le braccia. 
la pasta riesci a mangiarla con lei in braccio, ma dubito di riuscire a mangiare il filetto al pepe verde che sta preparando il vecchietto.


E SIAMO IN TRE

avrei dovuto immaginarlo. 
solo la nostra nana poteva nascere il 17 marzo, per san patrizio. 
è una delle prime cose che mi è passata per la mente, è arrivata in tempo per l'happy di san patrizio. 
furba la piccola. 
e casualmente l'infermiera fra i completini ha pescato quello verde....
un destino segnato.

la mia compagna di stanza, arrivata dopo di me, era felicissima che la figlia fosse nata pochi minuti dopo la mezzanotte così non è nata il 17, che porta sfiga, mi ha detto. ho solo risposto che non ci avevo ancora pensato che il 17 porta sfiga, ma ho evitato di sottolineare con enfasi "ma scherzi?? nascere per san patrizio è una figata!!!" 

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lo ammetto non poteva scegliere un giorno migliore, intelligente fin da subito.

E SIAMO ANCORA QUA......EH GIA'

come dice o canta il vasco...siamo ancora qua.... e non ci decidiamo a smuoverci!
siamo quasi alla 41 settimana, domani saranno 41 settimane e l'alien, futura nana, non si decide.
forse fra freddo, governo traballante e fino a ieri mancanza del papa sta pensando che è meglio starsene dentro invece che farsi vedere e conoscere. 
mia madre ha procurato il "fiocco" da appendere alla porta, come da tradizione per me fu usata una bambolina rosa, invece che un banale e classico fiocco, e quindi calatasi nel ruolo da futura nonna ha procacciato in negozi "specializzati" la bambola adatta alla futura nipote. 
l'ha già dotata di nastro con cui verrà appesa (impiccata specifica mio padre) alla porta.





DALLE PROFONDITA' DEL MOBILE LA XA2

ieri sono passata a trovare mia madre, una volta alla settimana è d'obbligo altrimenti va in ansia, soprattutto ora che è in attesa della nipote. una nipote che ritarda..... dopo un pò decido di interrompere il fiume di domande, pareri, consigli, opinioni, perle-di-saggezza-della-vicina-barra-collega-barra-barista su come far partire il travaglio, è crudele ammorbare così una povera cicciona già stressata dall'attesa. 
ma come interrompere nettamente quella maniaca di mia madre? per fortuna da qlc giorno mi chiedevo che fine avesse fatto l'olympus automatica che girava in casa quando ero bimba. e tac! faccio partire il domandone!
mamma, ti ricordi se abbiamo ancora la vecchia olympus automatica? dopo qlc secondo di silenzio parte sicura, apre un'anta del mobile ed ecco che pochi istanti dopo tira fuori la scatola originale che contiene custodia in plastica, macchina compatta XA2 con flash annesso, istruzioni, garanzia, tutto perfettamente conservato. mi aspettavo di trovarci dentro anche un bel rullino. 
io ci avrei messo anni a ritrovare qlc che non viene usato da almeno 20 anni con un trasloco di mezzo e forse non lo avrei nemmeno trovato. mia madre non ha un buon rapporto con la tecnologia e simili, nemmeno quella di 30 anni fa...tranne strumenti di pulizia e sterilizzazione, in quel campo è un autorità.

sono tornata a casa felice del nuovo "acquisto" che ho subito ispezionato. le pile erano evidentemente scadute, ma per fortuna sono di un formato facilmente reperibile, infatti ne ho già acquistate un paio e ho verificato che l'otturatore funzionasse, nelle profondità di uno dei miei mobili ho trovato un vecchio rullino, sicuramente scaduto, adattissimo a sperimentare la nuova arrivata!


speriamo bene......

E LA MACCHINA FOTOGRAFICA E' PRONTA

anche oggi da eccelsa casalinga (semi)fallita ho trovato il modo di cazzeggiare, ma facendolo passare per "tempo usato intelligentemente".
non ci credo nemmeno io........

ieri ho trascorso ore a navigare fra siti, blog e altro sulla fotografia analogica e argomenti vari. devo ammettere che non mi sono mai resa conto che le ore di lavoro mi portassero via il tempo necessario per leggere e seguire personaggi dalle idee geniali e altamente pericolose (per i rullini) tali da proporli per il nobel per la fotografia. 
quante ore d'ufficio sprecate...
ci vuole voglia e tempo per informarsi su esperimenti e idee, dopo che sono stata ore e ore davanti ad un pc raramente alla sera ho voglia di piazzarmi davanti al mio rocky e continuare a bruciarmi gli occhi....ma ora che sono a casa ad "attendere" come non sfruttare questo tempo in modo proficuo? molto proficuo.
ho letto di gente che ha candeggiato rullini, che li ha immersi in cocktail di lime, vodka e altro, persone che li hanno lavati in lavatrice o lavastoviglie, e li hanno usati sperimentando effetti sorprendenti. 
da ieri guardo con occhi diversi la lavatrice e lavastoviglie, è come scoprire una funzione nuova e molto più interessante rispetto la lavaggio delicato per capi delicati. da ieri il vecchietto mi osserva, preoccupato che mentre carica e chiude i due elettrodomestici con un lancio perfetto io ci infili un rullino.

oggi non mi sono dedicata lavaggi o candeggiamenti. ho pensato di finire i preparativi "valigia per ospedale" rispolverando la voigtländer e personalizzandola con una mascherina per l'alien, ho letto come farle in questo tutorial.  
bisognerà immortalare i primi giorni dell'alien, no? che razza di genitrice sarei altrimenti?

ecco una foto prima di montare mascherina e rullino. 


ora manca solo l'alien. 

p.s. semi perchè almeno il pranzo e la cena li ho fatti......

AMARO MONTENEGRO STORIE DAL SAPORE (IN)VERO

peggio dei film horror, peggio dei thriller di serie b, peggio dei gialli più gialli, c'è solo una cosa: la pubblicità dell'amaro montenegro. storie dal sapore vero.
fin dalla prima volta che la vidi, e si va indietro anche di 20/25 anni, la domanda che mi nasce spontanea è: perchè? qual'è il vostro problema??!
esattamente come quando guardi un horror dove la protagonista di notte sente rumori nel seminterrato e scende la scala (che è sempre la stessa scala, se la passano da film a film) con la luce spenta...e tu le urli "ma sei scema???" lo sa anche il gatto del mio vicino che non si fa o che se lo fai il minimo che puoi trovare è Jason con una motosega. 

tornando all'amaro, saranno ormai 25 anni che 'sti qua fatti come pigne di amaro compiono le più disparate missioni di recupero che manco un navy seal farebbe, per la semplice ragione che quelli che salvano sono ancora più cretini e imbottiti di amaro e quindi la legge di darwin vorrebbe che si fossero estinti. 
esempi? 
anni fa c'erano gli indiana jones dei poveri reduci dal ritrovamento dell'antico vaso su scogli in mezzo all'oceano (e dove sennò) ed ecco l'avviatore solitario ciucco di amaro che con la voce fuori campo "c'era poco tempo, ma l'antico vaso andava portato in salvo....." l'antico vaso?? e i due cretini che l'hanno recuperato???
un'altra chicca fu il camion disperso nel deserto con motore fuori uso e la tempesta di sabbia in arrivo. la voce fuori campo "la tempesta non si placcava ma loro avevano bisogno del pezzo di ricambio..." quindi il solito avviatore solitario ubriacone con l'aliante sorvola il grande deserto alla ricerca di un camion, dall'affidabilità incerta che non userei nemmeno su strade asfaltate, e paracaduta il pezzo di ricambio.....che altro non è che il motore! ora non per mettere in discussione le capacità dei due camionisti, ma l'esperto meccanico che ha smontato e rimontato il motore del tuareg ci ha messo una settimana ed in un'officina, 'sti due in cinque minuti e senza attrezzi avevano riparto il mezzo ed erano già al campo base a farsi di amaro. 
la prossima volta a franco porto l'amaro!
negli anni 80/90 la montenegro ebbe un periodo animalista (o animalier), l'avviatore fu preceduto dal veterinario in missione umanitaria che salvava qls animale ovunque, pagato dai contadini, allevatori e simili a bicchieri di amaro. 

oggi l'avviatore probabilmente ricoverato per cirrosi epatica è stato sostituito dal navigatore solitario ubriaco (no, non schettino). e chi può mai andare a salvare? un natante? un bagnante? una paperella dispersa???
no! qui parliamo di gente che beve amaro montenegro fin dalla più tenera età, e siamo nel nuovo millennio. questa volta ad essere in pericolo è un'intera orchestra in smoking su una chiatta (o zattera) in mezzo al mare che se la suona e se la canta (tutt'italia si chiede che cazzo ci fa un'orchestra su un pezzo di legno in mezzo al mare, ma sopratutto come cappero ci sono arrivati), il concerto è al porto. come al solito il navigatore parte a razzo sul motoscafo (che bastava pure un pedalò) "è stato difficile, ma ce l'abbiamo fatta". difficile? il mare è una tavola, i musicisti potevano pure usare violini e violoncelli e potevano farcela, ma se sei pieno di amaro come un otre di vino effettivamente tutto è difficile. 



DIAGNOSI ALLA CASSA

sopportare gli ultimi giorni prima della fatidica "scadenza" è già stressante di per sè, sia fisicamente (sei un dirigibile), sia psicologicamente, con continue telefonate, sms, mail, wazzapp di genitori, parenti e amici che s'informano su come va, ecc...
non basta, ci si mettono pure le cassiere della coop. 
qlc giorno fa ero andata a far spesa con il vecchietto, arrivati alla cassa consegno il salvatempo alla commessa. di solito è una procedura veloce e innocua, un biip, lei dice il totale, le dò il bancomat ed è fatta. 
breve. veloce. indolore. con solo poche parole: prezzo, carta-bancomat, saluti. 
ed invece.....
ed invece il solo fatto di girare con un pallone da basket sotto il maglione sembra che dia il diritto a qls sconosciuto di parlarti e spiattellare i fatti propri e la diagnosi personalizzata come se fosse un amico/familiare. 
questa volta il copione non è cambiato.
la cassiera: ma che bel pacione!!  -hem, grazie-
-maschio o femmina?- -femmina, ecco il bancomat- 
- e a quando la nascita?- -meno di due settimane-
-ohhhhhhh! non farla nascere mica ora!! eh!!!!- -ah ah ah ah, tanto ho già finito la spesa...-
-eh ma sai io ho avuto un parto velocissimo! mia figlia è nata subito!!- -che fortuna! arrived-
-eh però mia figlia di ha messo tantissimo a partorire.....- -che sfortura, ora però....-
-eh già. sai lei ha partorito a bologna,lì sono bravissimi. a modena invece..........sai aveva avuto un aborto prima e quindi....i medici hanno.....poi è stata dimessa..... ma poco dopo......... ehhhh, che brute cose...- 
(ho messo i puntini nelle fasi più cruciali per risparmiare la noia)
-già....brutte....però ora sta bene. graziearrivederciaddio-
in tutto ciò lanciavo sguardi carichi di richieste di aiuto verso il vecchietto che mi guardava con la faccia da pesce lesso.........

ad allora evito la coop del mio paese preferendo quella del paese limitrofo che ha la cassa automatica, il rapporto umano è praticamente ridotto a zero. un paradiso.