UNA ZIA SPECIALE

"Non c'era la televisione, non avevamo la radio e non avevo libri. Eppure ripensandoci capisco che sono cresciuta con davanti a me il libro più bello che Dio abbia scritto ancora prima della Bibbia. Le notti stellate al mio paese rinchiuse tra le colline non le ho più riviste né a Milano né a Londra. le siepi fiorite di rose selvatiche, il profumo delle viole in primavera: i tramonti infuocati dopo il temporale. La neve che copriva d'un manto i campi e le pinete rendendo più verde il verde dei pini e più blu io blu del cielo..."
Maria Salvatori, L'agnellino zoppo (1996)

Così ricordava Palagano, il suo paese, la zia Maria. 
Una piccola donnina partita da ragazza dal piccolo paese in cui era nata, lasciando la famiglia per "andare a servizio dai signori" come si faceva allora, e arrivata fino a Londra. 
In quella metropoli ha trovato un piccolo appartamento, di quelli tipici londinesi, con un cucinotto, un salottino con un bel camino e una stanzina, fra Paddington e Nottingh Hill, che allora non era trendy e ricercata come oggi, ma un quartiere di emigranti, come lei.

Si è dedicata all'insegnamento, ad aiutare gli altri; volontaria di Amnesty International, appena venuta a conoscenza che collezionavo francobolli iniziò a spedirmene a centinaia, fra quelli delle lettere dirette all'associazione. 

Il 7 luglio 2005, il giorno degli attentati a Londra,vicino a Paddington, fu il giorno della mia laurea, e solo nel tardo pomeriggio venimmo a sapere che lei non era fra le vittime.

Il ricordo più recente è del viaggio a Londra con mia cugina, ci offrì un tea in casa sua e per l'occasione, da vera signora inglese, ci comprò una torta da Mark & Spencer, da mangiare insieme al tea. Da finire ci tenne a precisare (intimare sarebbe più appropriato), perché lei non impazziva per i dolci, la cug ed io non la deludemmo di certo, benché non è cosa facile finire un dolce inglese. 
Quando le chiedemmo perché era andata a Londra, perché vi era rimasta, rispose sibillina "per amore si fanno tante cose", non capii subito e lei aggiunse "non sempre c'è il lieto fine, ma ormai Londra era casa mia". 

Non è più voluta tornare Italia, lei era inglese e Londra la sua casa. 
Lì è vissuta. 
Lì ora riposa.


Io me la ricorderò passeggiare per Hyde park, vicino a Kensington Palace e alla Serpentine. 













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