7

siamo arrivati a 7. 

7 anni che passo 38.5 ore settimanali con le stesse persone. 
7 anni che lavoro nello stesso posto, con contratti diversi, con agenzie di lavoro diverse. 
7 anni che lavoro sullo stesso pc (più o meno, una volta credo me lo abbiano cambiato con un modello più recente).
7 anni che faccio le stesse identiche cose.

e come in tutte le relazioni è arrivata la crisi del 7 anno. 
puntuale. 

cosa fare?
ho pensato di andare a parlare col boss e chiedere di cambiare mansione, ma dopo una breve riflessione sarebbe cmq la stessa zuppa in un piatto diverso: rettifica di fatture, che il motivo sia questo o quello sempre di rettifiche si tratta, sempre di contestazioni si parla.

cerco di tenere duro, di andare in ufficio, di essere allegra e felice di avere un lavoro, ma a fine giornata arriva quella sensazione che seppur ho lavorato, sebbene abbia gestito tutto ciò che mi è stato affidato, e guardando il file delle pratiche sono tutte chiuse, ciò mi fa sentire come se avessi gettato otto ore della mia vita dalla finestra, come se le avessi sprecate. 
mi sento scoraggiata. 
mi sento sfibrata. 
mi sento una fallita. 

arrivare a casa, vedere il disordine, i panni da lavare, quelli lavati da stirare, le tazze della colazione lasciate frettolosamente nell'acquaio (quando va bene che ce le riusciamo a mettere), la spesa da fare, la cena da preparare e sentirmi sfibrata dal lavoro tanto che riesco a fare 1/sedicesimo di tutto ciò che dovrei fare, e lasciare sempre da parte gli interessi che ho, gli hobbies e qlc cosa esuli dalla gestione lavoro/casa, mi deprime fortemente. 

soprattutto sapere che se non mi sentissi così demoralizzata dalle otto ore riuscirei a fare (quasi) tutto, e col sorriso. 

c'era un periodo che ero felice di aver lavorato, che mi sentivo realizzata, che credevo di aver fatto qlc che contasse, qlc che nel suo piccolo aveva la sua importanza. 

ho impegnato 7 anni in questo lavoro, mi ci sono dedicata seriamente, ho fatto ciò che mi richiedevano, e lo dimostra che dopo diversi tagli di personale sono ancora li, e che al colloquio individuale un mese fa il boss si è detto soddisfatto pienamente di me, di come lavoro. 

ho due amiche che proprio quest'anno si sono licenziate, per motivi diversi, ma dopo una lunga riflessione hanno deciso che il gioco non valeva la candela, che esaurirsi fisicamente o mentalmente per lo stipendio era diventato troppo. 
ammiro il loro coraggio, e la loro audacia (o pazzia), perchè hanno preso una decisione per loro stesse e pensando a loro stesse.

sinceramente se avessi un lavoro di riserva avrei già varcato la soglia del boss e dichiarato "è stato bello finchè è durato"



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