morto un concorso, fatto un altro

Come nel detto "morto un Papa, se ne fa un altro" finito un concorso ne esce un altro... Ebbene, vista la quantità di offerte lavorative disponibili che abbiano una lontana attinenza con la mia persona (anche solo minima), ho deciso di darmi ai concorsi pubblici.

L'esperienza del primo concorso era risultata abbastanza positiva, ammetto che l'avevo presa molto sportivamente, anche perchè non mi ero applicata molto (come esempio immaginate lo studente che tenta ottimisticamente di recuperare in un giorno un anno di sfacelo scolastico, praticamente mission impossible 4 , con Tom che nei panni di studente liceale studia animosamente ogni materia). La giornata si era presentata nel migliore dei modi: il ristorante cinese dove avevamo pranzato era molto valido e il tempo soleggiato, già questo presagiva un lieto fine in stile disneiano con passerotti che cantano e cerbatti che brucano. Naturalmente se mi ricordassi bene i cartoni dell mia infanzia ricorderei che quando la storia inizia bene finisce male....

La strega cattiva si mostra sotto i panni della commissione d'esame, che ha ritenuto le nostre prove non ammesse e non ha voluto darci la seconda possibilità con la prova orale (su un centinaio di persone solo 16 sono risultati gli eletti), a mia discolpa sostengo che ero stata fedele alla clausola "saranno apprezzate le doti di sintesi", ma forse non è bastato... E così sfuma una ipotetica e lontana possibilità ed ecco che magicamente esce un altro concorso...

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