nonne e cucina

Leggendo il blog di una amica riferito alle eterne discussioni culinarie fatte da signorotte ormai nonne, mi sono sentita presa in causa.....
Come ogni bimba sono stata cresciuta dalle nonne, nonne cuoche e cameriere in casa dei "signori"... I Signori in questione erano le ricche famiglie ai tempi delle mie nonne. Ma spieghiamola meglio...
La nonna toscana proveniva da un ridente paesino litoraneo della provincia livornese e fece la cuoca in casa dei "signori" fiorentini. Amava raccontare che anche per una sola cotoletta doveva presentarla su vassoi argentati come se si fosse trattato della porchetta ad un ricevimento nuziale...
La nonna emiliana veniva da un allegro paesino montanaro, chiamato anche il paese dei matti, e prese la strada per Milano come aiuto cuoca e cameriera, sempre dai "signori"...
Quindi sono cresciuta fra racconti, aneddoti, ricette e regole ferree di culinaria... anche se vedendomi non si direbbe so cucinare alla perfezione, dall'antipasto al dolce, compresa una presentazione del piatto di alta cucina.... Purtroppo dovendo unire due cucine diverse il ricettario di casa è composto di due ricette per ogni pietanza (si aggiungano anche le eventuali versioni perfezionate della zia su alcuni piatti), come esempio porto due ricette balilari: il brodo di carne e il ragù! Per ognuna esitono due versioni...
La nonna toscana, abituata ai forti sapori della sua terra, quando il mi' babbo si trasferì a Modena, assaggiò il brodo di carne della allora futura suocera... lo bollò come acqua insipida, anche il mi' babbo.... ma come ogni buona cuoca per lei diventò una sfida alle sue capacità professionali poter conferire quello che lei chiamava sapore al brodo.... e quindi ci aggiunse gli ingredienti, lo cucinò e lo fece assaggiare alla futura suocera....da quel momento nei ricettari familiari della nonna, della zia e il nostro ecco comparire le due versioni del brodo.
Venendo a un altro classico piatto regionare, le tagliatelle al ragù, anche qui la nonna toscana approvò il sapore, ma sapete è sempre difficile accontentare un cuoco, infatti in questo caso la variate comprende solo un pò più olio e pomodoro... e pure qua ecco le due vesioni adottate dall'intera famiglia....
Naturalmente a tutta la famiglia fu imposto il divieto di usare l'olio di oliva...si può usare solo quello extravergine, possibilmente di prima spemitura a freddo.... e iniziò una import-export di prodotti, noi si portava in toscana in parmigiano comprato al caseificio e si portavano indietro litri di olio per l'intera famiglia...
Per fortuna il nonno paterno, proveniente dalla terra di Germania, se nè sempre stato a casa sua...sospetto vicino a Francoforte... e non ha messo bocca nelle ricette...
Come per colmare questa lacuna il babbo, sempre in giro per il mondo a lavorare, ha importato le diverse ricette, ed ecco patate cotte alla maniera americana e australiana, piatti classici indiani e messicani, salse giapponesi per il pesce, salse americane e europee per l'insalata, la carne, zuppe europee, in pervalenza francesi spuntare nei ricettari e nelle varie cene...

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