Dopo l'esperienza di oggi dedico questo post alla COOP. Il luogo dove l’uomo moderno va a procacciarsi il cibo ha la facoltà di racchiudere ogni classe e carattere della società odierna, un microcosmo sociale. Li possiamo trovare tutti lì, il single che acquista confezioni da uno con sguardo sconsolato, la coppia più figli con carrelli strapieni che giocano a nascondino con gli eredi, il pensionato che vaga senza pace, la madre che analizza ogni etichetta e lista alimenti per evitare ogm, coloranti, conservanti o altri -anti che la tv ha criticato, il duo lui-lei che discute animatamente su quale dentifircio scegliere come se si trattase di una fusione di multi-nazionali, il marito spedito dalla moglie nella drammatica decisione fra due marche che borbotta fra sè, l'esperto che offre consigli gratuiti appena vede l'indecisione del vicino,...
Le mie preferite (o quelle che incontro maggiormente) sono le madri, quel tipo di madre il cui cordone ombelicale non è mai stato reciso e si porta dietro i dolci pargoletti, questi esseri pestiferi il cui solo scopo è disturbare e complicare la spesa altrui. Essa nel medesimo istante in cui varca la soglia della coop lascia il figlioletto a briglia sciolta, libero di correre, saltare, urlare, mettere prodotti nei carrelli altrui, segretamente convita che se la coop sei tu tutti gli altri avventori sono obbligati a provare per il suo pupillo lo stesso suo amore e la sua stessa devozione.
Invece no, esistono persone come me che gradirebbero fare la spesa in santa pace senza dover faticare per evitare un nano pazzoide che scorazza a destra e manca, o quei dolci esserini nel periodo delle domande che mentre stai scegliendo i tuoi biscotti o qualsiasi altro articolo attaccano con: perché la tata compra quelli e non questi che prendiamo noi???? Perché la tata non ha la mamma con sè? Perché la tata fa questo, quello…… perché ti ostini a chiamarmi tata??????? e perchè tua madre non ti mette il nastro adesivo sulla bocca?????
Ma il momento migliore è alla cassa, lì và in scena il gran finale!
Oltre ai classici piagnistei stile “voglio l’ovetto kinder e urlo trattenendo il fiato se non me lo compri”, dove la madre sospira e ti guarda con uno stato d’animo a metà fra l’orgoglio per l’estensione vocale del cucciolo e la tolleranza da mamma come per dire “bisogna capirlo è un bimbo” al quale rispondo con “il figlio è tuo”, ormai fuori moda e banali, possiamo vantare scene fra le più truculente in cui il discendente munito di mini carrello coop (maledetto il marketing che lo ha inventato) inizia a sbatterlo contro le tue gambe affermando acutamente “mamma la fila non va avanti”, i più educati mentre ti martellano gli stinchi con il carrello chiedono anche permesso.
Un' altra perla degna di nota sono le nonne o madri che mentre la cassiera passa gli articoli sul lettore cantano le gesta di nipoti o figli quasi si trattasero di eventi cruciali nella storia dell'umanità e al momento di pagare e togliersi di torno se ne fregano bellamente della fila e aprendo il portafogli mostrano le foto alla cassiera! Le foto!!!
Un'altra esperienza personale che mi si è marchiata a fuoco. Ero a fare la spesa nella coop del mio paese (un piccolo paese dove molti si conoscono), alla cassa davanti a me s'incontrano due madri con rispettive figlie, la prima paga e si ferma alla cassa, la seconda paga raccontando all'altra genitrice ed alla cassiera cosa ha detto il mattino il maestro a scuola, finisce di pagare e continua a rimanere lì ferma....io sempre dietro che aspetto....dopo il resoconto arriviamo a enunciare a turno le impressioni e commenti, iniziando a realizare che la cosa può arrivare a sera inoltrata, inizio a guardare insistentemente la cassiera, questa dal canto suo manco stava ad ascoltare la tiritela delle due e ricambia disperata lo sguardo. Finalmente una delle due madri realizza che deve correre a casa a cuocere patate o non so cosa e alterata si rivolge alla figlia, la quale era a metri di distanza, e sbotta con "Maria allora???? vuoi toglierti dalla cassa e far passare le altre persone????????", prende il carrello ed esce di scena.....
Aspetto con ansia la diffusione su larga scala la possibilità di ordinare la spesa on-line.
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