Hell’s Kitchen????? Piuttosto “diamo una mano a poveri disperati”…

Un programma dal nome tanto infernale come minimo deve avere qualcosa di estremamente crudele o diabolico, e così sembrava quando iniziai a guardarlo un po’ di tempo fa…
Questo format prevede di trovare uno chef esclusivo fra 12 concorrenti, sotto la guida ed il giudizio di Gordon Ramsey, famoso chef inglese dall’eccelso giudizio e cattivo carattere.


Già per un’italiana uno chef inglese, anche di elevata bravura, è un po’ un contro senso (avete mai avuto il privilegio/sfortuna di dover mangiare in terra britannica?), ma poi se al giudizio di questo esperto sottoponiamo sedicenti cuochi americani possiamo raggiungere l’apice dell’assurdo.


Un inglese che insegna ad un americano a fare il risotto? O la pasta col sugo?


Ma tralasciando questo aspetto, arriviamo al nocciolo.


Dalle prime volte che ho iniziato a guardare questo programma, ciò che mi attraeva era appunto la perfidia con cui chef Ramsey bastonava a parole chi non aveva cucinavano all’altezza di Hell’s Kitchen e potevi stare sicuro che a fine episodio al malcapitato veniva imposto di togliersi la giacca da chef e di andarsene mentre la sua foto bruciava.


Invece negli ultimi episodi la cuoca che ha messo nei casini la cucina del ristorante, mettendo in difficoltà i suoi colleghi e continuando a sfornare e cucinare piatti che lo chef rimandava indietro (per non dire nella spazzatura) si è sempre miracolosamente salvata.


Che Ramsey si sia rabbonito?

1 commento:

Penny Black ha detto...

secondo me più che togliersi la giacca la gente in realtà è costretta a togliersi la vita,dopo le cazziate che gli fa la stima di sé stessi gli scende al centro della terra!!