Pausa pranzo in ufficio

Spesso mi porto il pranzo da casa per evitare “l’impuzzolamento” della mensa qua vicino. Un’ora per il pranzo è lunga da passare se non devi partecipare a “mensa senza forntiere”, ameno gioco a cui molti si sottopongono testardamente ogni giorno milioni di lavoratori: corri a timbrare l’uscita, corri in mensa prima degli altri, memorizza mentre passi velocemente il menù ed approfitta del tempo in fila per sbirciare i piatti altrui cercando qualcosa di tuo gusto, ordina, corri a pagare, corri per il tavolo, mangia veloce, corri al caffè e poi corri a timbrare in orario……un’orda barbarica che in un’ora invade e distrugge qualunque cosa sul suo cammino verso il cibo.



Bhè, la pausa pranzo, in un ufficio vuoto, comodamente seduta davanti al pc, si fa nettamente più rilassante, in più sfrutti il tempo per utilizzare internet o informarti su cosa accade nel mondo.


Oggi, ad esempio, il sito del Corriere riporta, oltre ai gossip delle festa ad Arcore e all’interminabile soap opera del federalismo e notizie di cronaca, due notizie che vorrei sottolineare per la loro rilevanza.


La prima grandiosa notizia è che la TIM ha finalmente mandato in pensionamento Belen, che ormai rischiava d’invecchiare sul set pubblicitario, scegliendo un’altra modella, che certamente non ci ha (ancora e forse mai lo farà) spaccato gli zebedei come la futura valletta sanremese è riuscita a fare. Da quando rotocalchi, giornali, gossip hanno è iniziato a parlare della modella argentina non si sono più fermati. Ormai chiunque conosce ogni sfumatura della love story Belen-Corona, i piccoli drammi della vita argentina del giovane (tra cui in banale furto in casa) sono stati riportati come fatti di cronaca nera della portata di un cataclisma (insomma ciccia, ti sei trasferita, hai un lavoro, hai il permesso di soggiorno, hai fama, non lamentiamoci, eh??), le sue vacanze in località lussuose con sorella e/o fidanzato avevano la stessa rilevanza della visita del presidente cinese alla Casa Bianca. Ma alla fine la caduta di vendite della TIM, di cui si era sentita voce alla fine del 2010, ha riportato giustizia.


Ma arriviamo all’altra notizia, che definirei la Buona Novella.


L’articolo riporta le gesta di un camionista della bassa Normadia che, baciato dalla fortuna, sbanca il lotto (premio di 10 milioni). Invece di cambiare vita e dopo 30 anni passati alla guida di un camion mancare in vacca tutto, godersi la bella vita, come farebbe ogni uomo, scegliendo una isola del pacifico come casa e passando gli anni della pensione steso sulla sabbia. NO!, lui sceglie di acquistare la società per cui lavora, salvandola così dal fallimento, evitando la disoccupazione ai suoi colleghi e riassumendo persino l’ex-capo. Non solo, quando qualche collega camionista manca all’appello il nostro benefattore salta sul camion ed affronta il viaggio in programma solo perché gli piace guidare.


Solo un francese può avere una generosità tale.


Un italiano al suo posto avrebbe probabilmente: comprato un’isola nel mar dei caraibi, divorziato dalla mogie e scelto una giovane concubina ventenne, preso per i fondelli l’ex-capo in fila all’ufficio di disoccupazione, sgasato con la sua Lamborghini nuova di pacca davanti ai colleghi che entravano al lavoro, e partito per l’isola sul nuovo yacht con elicottero annesso, per poi tornare pochi anni dopo in patria povero in canna.

1 commento:

Penny Black ha detto...

La concubina probabilmente potrebbe essere Belen ,tanto peggio di Corona dubito possa trovarne un altro,al momento è pure disoccupata(san remo non dura in eterno),è anche straniera(agli italiani 50enni pare non piacciano le ventenni autoctone),la lamborghini dopo la sgasata avrebbe probabilmente tentato di usarla come Michael Knight usava la Pontiac,con risultati ovviamente opposti ma lui italiano di mezz'età milionario che gli frega ne comprerebbe subito un'altra!!!