lacrime genovesi contro umor britannico

A Fuori menù, scontro culinario fra gastronomia ligurie e anglo-italiana, ovvero coppia di migliori amiche liguri persegutate dalla jella e di amici (forse più che amici) italo-inglesi dallo spiccato british humor.....

Le prime impressioni dei cuochi sulla giovane chef ligure: ha un piano di lavoro incasinato...una ligure che mette la panna nel pesto? orrore.....
Primo danno cullinario, metà dell'impasto finisce per terra, sicuramente colpa del gatto nero che è passato davanti alla cuoca provetta, perchè se tu rompi un uovo su una montagna di farina lui rimane fermo lì in attesa che venga impastato...
Arrivano gli ospiti, in questa sala addobbata da pereroncini, il tronfo del peperoncino per tenere lontano la jella, ma ecco l'imprevisto: mancano le sedie!!!
Durante il servizio l'amica che dirige la sala mette in perenne difficoltà la cuoca e viene addirittura redarguita da chef e caposala...ma imperterrita continua a far si che l'ansia dell'aspirante chef salga a livelli incompensurabili fino alle lacrime della povera futura Vissani ligure. The show must go on e quindi non ci si ferma, ma nemmeno i continui rimproveri dalla migliore amica cessano, probabilmente stiamo assistendo all'ennesima amicizia incrinata dalla tv, tra pochi giorni vedremo le due protagoniste ospiti dalla D'urso, che con sguardo materno e supporto fotografico e video, cerca di rinsaldare il rapporto.

Arriviamo alla coppia di amici poliglotta, il promesso chef nasce in Italia ma gira tutto il mondo e così ci propina questo menù eterogeneo unendo cucine russe, australiane, italiana, urlado il motto "chi ne ha più ne metta" con perfetto accento british.
"oh my god" il pesce non è pulito! con perfetto aplomb inglese si tenta di superare questa prima incovenienza, mentre l'amico in sala rassicurato dal poco rumore della cucina, tranquillo ed ignaro dei futuri accadomenti, annuncia "non sta facendo danni, siamo perfetti"....ma la meringa non è d'accordo e decide di iniziare a svolazzare con la carta forno nel forno ventilato, come fosse Aladin sul tappeto magico. Eh dear friend forse il forno non voleva ventilato data la leggerezza della meringa.....
Alla scoperta dell'impastatrice il cuoco saltella felicissmo della cucina super attrezzata (sarebbe una cucina professionale, perchè dovrebbe mancare l'impastatrice??) di cui può disporre, dopo aver annunciato mestamente, siamo in ritardo; ma tanto di cappello al british stile con cui vengono affrontate le difficoltà, come il sufflè che sarà un perfetto budino.
Miracolo!!!! il sufflè riesce alla perfezione, il pesce viene pulito, ma dev'essere stato uno scontro più cruento del previsto dato che l'inglese ne esce vittorioso e sorridente ma con una fasciatura sul dito piuttosto sospetta...
La vera perla di questa puntata è la sfida fra l'umorismo noir dei due cuochi e l'umorisco british del protagonista, un incontro di battute fenomenali all'altezza di Monty Python, e permette al servizio di concludersi coi tre chef, che amorevolmente gettano mestoli e pentole, certi della sconfitta assaggiano le quattro meringhe sopravvissute congratulandosi l'un l'altro di non avere mandate in sala.
Altro personaggio dalla eccezionale verve comica è l'amico che conduce la sala e si ritrova a dover comunicare ai commensali la mancanza del dessert raccontando tradizioni australiane costruite per l'occasione: in Australia la birra è molto gradita, al contrario del dessert che non viene mai servito".
Il pubblico ha fatto vincere il menu ligure con lacrime, ma i veri vincitori sono la coppia poliglotta che con savoir faire ed umorismo hanno brillato oltre ogni previsione, vorrei essere loro ospite, porto la pizza!



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