FIORENTINA FUORI PORTA

Ed ecco di ritorno la vostra raccontastorie da un altra avventura.
L'inizio della storia di oggi si perde verso l'alba dei tempi quando un amico inizia a raccogliere proseliti ed aderenti alla gita fuori porta per mangiare una FiorentinA con la F e la A maiuscole.
Ormai dimentica di avere dato la mia presenza come certa e sicura che la cosa sarebbe stata rimandata ad interim mi risveglio la settimana scorsa e mi rendo conto che l'happening carnivoro si sarebbe svolto questa domenica.
Sorvoliamo sul fatto che pretendere di aver me stessa sotto casa alle 9.30 di domenica mattina è una crudeltà immane (infatti sono arrivata con comodo ritardo) dopo la tappa al bar per la raccolta di altri partecipanti, la discussione su quali e quante macchine prendere e come dividerci, e come confrontarci con gli amici in sella all'Harley nuova fiammante alla sua prima uscita ufficiale nella compagnia, insomma con un ritardo di un'ora siamo partiti!
Il luogo d'arrivo è Montespertoli, circa 20km dopo Firenze, dobbiamo solo passare il valico e soprattutto affrontare le quasi sempre drammatiche uscite di Firenze nord, Firenze Scandici e Firenze Certosa, qualsiasi toscano o discendente di toscani sa bene la criticità della situazione. Fino a Certosa tutto bene i dubbi vengono quando usciamo e dopo aver girato una volta e mezzo la rotonda il mio moroso decide di prendere la prima uscita seguito a ruota dall'Harley mentre l'altra auto prende l'uscita opposta....... dopo qualche minuto di confusione, tentativi di comunicazione mediante le radio portatili, consultazioni di cartina e ben due navigatori, ed infine la decisione di usare il cellulare, riusciamo a metterci in contatto e a decidere che ognuno avrebbe continuato sulla proprio rotta, tanto le strade si sarebbero magicamente ricollegate di fronte al ristorante.
Non ci avrei mai giurato ed ancora adesso non ci credo ma è successo!! Ci siamo riusciti siamo arrivati!!!! 
Praticamente entrando nel ristorante e invadendo il tavolo come cavallette che non vedono cibo da un'eternità ci posizioniamo "io qua, tu là" "io vicino a lui tu vicino all'altro", il cameriere vedendo il leggero casino che abbiamo fatto solo per i posti decide di prendere in mano la situazione almeno per le ordinazioni: ci porta un bel sangiovese, e fin qua ci siamo, poi propone bruschette e crostini nell'attesa delle fiorentine. Unico neo uno di noi mette a rischio la propria vita chiedendo se una fiorentina potrebbe essere cotta leggermente di più, il cameriere si fa ombroso e sentendomi anche io ferita ed offesa nel profondo come ogni discendente di toscani può essere davanti a tale mancanza di rispetto, salto su e difendendo a spada tratta che la cottura della fiorentina è al sangue, ovvero rossa dentro. Il cameriere dando diplomaticamente la colpa al cuoco dice che nel caso il cliente voglia una cottura più decisa ripasseranno qualche pezzettino in un secondo momento. Arriviamo così alle bruschette, spazzolate a tempo record, immortaliamo con una foto l'entrata trionfale delle fiorentine le quali appena posate sulla tavola vengono aggredite da un'orda barbarica. 
Sfamati, dissetati a suon di sangiovese e vin santo, usciamo dal locale (leggere ci buttano fuori) e sull'onda della bella giornata ci avventuriamo per le colline verso il borgo di Certaldo come moderni Messner prima di rimetterci sulla strada del ritorno.

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