vicini....

Un simpatico commento della mia cugi preferita mi suggerisce di scrivere qualcosa anche sul mio vecchio vicino di casa con la betoniera..... Qualche anno fa abitavo in una villetta a schiera tenera tenera, tipo il Mulino Bianco in città, con la sua brava tettoia, il balcone con i mattocini a vista, il muretto delle scale in mattincini anch'esso, le scale che portano alla brava porta in legno e vetro, la discesa per il garage interrato con di fianco la piccola porticina della lavanderia....proprio caruccia....

Di fianco abitavano, ci abitano ancora, una coppia di vecchietti, teneri teneri, sempre gentili e sorridenti... Curavano la casa e il giardinetto come se fosse la reggia di Versailles. I pochi metri quadrati del giardino erano curatissimi, con l'erba tagliata precisa precisa, la panchinetta in cemento, gli alberelli, fiori e fragoline di foglia seccabosco.... Quando arrivava settembre, ogni giardino, ogni scala, ogni discesa di ogni villetta erano piene di foglie secche, nonostante le cure delle varie mamme e mogli che lo pulivano quotidianamente, l'unica casa che era immaccolata era quella dei miei vicini.... Nessuna foglia giaceva abbandonata nel loro territorio, spazzavano fino alla noia la discesa e le scale, e raccoglievano una ad una le foglie finite fra l'erba... Persino durante le nevicate (anche quelle belle toste in stile norvegese), quando noi altri plebei spalavamo solo la rotta delle ruote e solo per mettere l'auto in garage, la loro discesa e le scale erano immaccolate, nemmeno un fiocco di neve!

Ma erano caratteristici anche in un altra cosa: lui era di Bergamo, come ogni bravo bergamasco aveva con sè la sua brava betoniera (vorrei fare notare che per un buon bergamasco la propria betoniera è paragonable alla propria moglie).... E insieme alla sua fida compare ecco che costruiva muretti, cordoli, panchine, fontanelle, sentieri.... Io ero affascinata da come questo simpaticissimo vecchietto riuscisse a riempire così tanto, e bene, quei pochi metri quardati.... Noi avevamo difficoltà a cercare di capire come sistemare l'amaca in giardino.... o il tavolino con 2 sedie....insieme non ci stavano, dovevamo scegliere ed era una scelta difficile, molto.... Devo ammetterlo, erano artisti. E come bravi artisti ecco che sulle due colonne che reggevano il cancello delle scale decisero di porre il loro simbolo: due leoni in terracotta.... Ogni artista ha la sua firma...

Quando la figlia e il genero comprarono la nostra casa, per la loro somma gioia, sospettai che da quel momento la sua passione e le sua fida compare, la bertoniera Berta, non avessero più freni inibitori.....cavoli! Ora lo spazio era doppio.... chissà quanti muretti, cordoli, panchine, fontanelle, sentieri da poter costruire.... o magari ci si poteva evolvere in opere più importanti...ogni tanto ci passo davanti per vedere se dai tetti delle villette spunta un piccolo condominio dove una volta c'era il mio giardinetto....

Ammetto che questi pittoreschi vicini mi mancano, erano sempre gentili, allegri e affabili, lei chiaccherava animatamente con mia mamma o con me (novella 3000 le faceva un baffo) e non si arrabbiavano o irritavano mai quando il vento portava le nostre foglie sulla loro linda discesa.... anzi allegramente si rimettevano a spazzare raccontandoti l'ultimo aneddoto o pettegolezzo delle nostre dieci villette a schiera stile Mulino Bianco....

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