le insidie del parco amendola - non calpestate le ombre

In una calda serata estiva decido con la mia cugi di andare a bere una birra nella birreria del parco di fianco a casa mia, nella vana speranza di prendere aria..... Appropiateci della birra ci dirigiamo verso una delle panchine sottoforma di blocchi di cemento cilindrici. Mentre ci alterniamo nel sorseggiare la birra e spruzzarci di anti-zanzare iniziamo a goderci la serata senza sospettare minimamente che posto persicoloso e irto di insidie sia il parco. Prima un essere umano in miniatura (detto anche bambino) in sella al suo bolide di acciaio lanciato verso la libertà non vede, nascosta nell'ombra, una delle panchine e ci si stampa contro capottandosi... Dei ragazzi li vicino rimettono in piedi il fanciullo, la famiglia accorre e inizia a visitare dal cima a fondo l'erede in puro stile c.s.i. - caduta in bici, nel mentre ancora assorti dall'ispezione in corso, dietro di noi iniziano a levarsi delle urla, girandoci vediamo che due madri stanno litigando e ascoltando attentamente ci pare di capire che i dolci e innocenti figlioli si stavano allenando alla boxe o a smackdown. Dopo un momento di calma un ragazzo si avvicina chiedendoci come si scrive "e-mail", sospettiamo che sia il tentativo di attaccare bottone, invece appenna abbiamo sfatato l'arduo quesito il giovane ringrazia e torna dagli amici. Segue un altro momento di tranquillità rotto da due ragazzi in sella un tandem (coloro che avevano prestato i primi soccorsi al bimbo). Girovagando allegramente in mezzo alla gente e immemori della lezione del picciotto, a tutta velocità passano dove l'ombra nasconde un trappola (credo si trattasse di un porta-biciclette......), cappottandosi e disegnando un arco perfetto nell'aria... Dopo di ciò decidiamo di non rischiare oltre e ben attente a non calpestare ombre tentiamo di uscire dal parco illese.....

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