operazione trionfo

No, non mi riferisco al programma di qualche anno fa, del quale non ricordo nemmeno il nocciolo della questione, credo c'entrasse la musica e probabili cantanti in erba o mai scoperti (forse c'era un motivo se non avevano avuto successo), ma al singolare colloquio di cui sono stata oggetto.
La settimana scorsa ricevo la solita telefonata riferita ad un certo mio cv inviato qualche tempo addietro, inutile sottolineare che non mi ricordavo nemmeno di averlo inviato, ma ho mentito spudoratamente. Prendo appuntamento per oggi pomeriggio e la ragazza mi dice "quando arrivi citofona a trionfo" "...certo" rispondo più o meno pronta, la volta precedente mi era capitato di dover citofonare a spaventa, stiamo nettamente migliorando. Unendo l'utile al dilettevole chiedo a una amica del luogo se le va il solito cinese, o meglio il solito riso al curry. L'autoctona, davanti al riso, mi racconta che ha effettuato il sopralluogo e pare che all'indirizzo in questione sorga una bella palazzina di appartamenti civili... Tiriamo le somme: citofonare ad un fantomatico nome come trionfo più una palazzina di abitazioni più il testo che recitava la ricerca di personale per ampliare il portafoglio clienti....oddio, a che ho risposto???? Esistono ancora le case chiuse??? Per facilitarmi il viaggio (anche se il paese non è così grande da perdersi) la mia amica mi accompagna al luogo indicato e come i migliori detective perlustriamo la zona... primo, il nome sul citofono: è un biglietto con la scritta scolorita attaccato con lo scotch; secondo: la palazzina è veramente adibita ad abitazioni... la cosa si fa inquietante.... Prima di citofonare, avverto l'amica che se entro sera non ha mie notizie di inviare la protezione civile, La squadra, R.i.s., il Commissario Montalbano, Carabinieri 5, Ultimo, Rex, Rin Tin Tin, se riesce anche C.s.i., Ncis, il Commissario Scali, Walker Texas Ranger (per abbattere le porte coi calci rotanti), Tequila e Bonetti, N.Y.P.D., Chips, Kojak, e se sono ancora in forze La Signora in giallo accompagnata da Magnum P.I. spalleggiato da Mac Gyver.
Citofono a trionfo e mi aprono il cancello, con profondo rosso in sottofondo mi inoltro nel cortile, la tensione aumenta mentre vedo una porticina schiudersi timidamente e guardinga mi avvicino... la signorotta che mi apre mi fa accomodare... ed eccomi in una stanza piccina piuttosto buia, fumosa, con le operatrici addossate alla parete intente alle telefonate e un cane che mi salta addosso.... Per rendervi un'idea chiara e precisa, immaginate quando il Nash Bridges o Horatio Caine di turno fa irruzione nella locale-fabbrica in nero cinese. Uguale. Ormai sono dentro, fingo di assecondare il loro capo e mi presto al loro gioco: il colloquio. E' come con gli animali, mai fargli fiutare la paura. Mentre mi accomodo sulla sedia offertami, il cane si appropria del divanetto e inizia a ronfare, bene, penso, la belva è fuori gioco e mi concentro sul capo... ....................... Dopo un'estenuante guerra psicologica esco vittoriosa e salva. Di oscuro e losco, a parte l'ambiente, non c'è nulla, è il caro vecchio call center che tutti noi odiamo perchè ci contattano nella tranquillità delle nostre case rompendoci le scatole.

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