GUSTA SAN VINO (licenza poetica)

Dopo gli entusiastici ma nebulosi racconti sulla prima edizione della gusta san vito mi convinco a partecipare a quella di quest’anno, il fatto che i racconti fossero nebulosi e si riducessero a “è stato bello” mi doveva mettere in guardia, ma così non è stato. Fatto sta che domenica mi sveglio di buon ora per votare (sì, sì, sì, sì) prima di raggiungere la cumpa e avviarci in direzione san vito, la sottoscritta ovviamente caricata dall’amico giò, ero certa che non si sarebbe sfasciato quanto me a causa di una femminile presenza (non io).



Ecco la mappa.

Alla partenza (il punto con la casetta e la P) della manifestazione veniamo dotati di saccoccio verde da appendere al collo, cartellino con elenco delle tappe e bicchiere (tappa 1 del cartellino), poi PRONTI…VIA!!!!!!!


Tappa 2: gnocco fritto e lambrusco. I più temerari provano già ad ottenere il secondo bicchiere ma gli organizzatori sono ancora sull’attenti e rifiutano ogni richiesta.


Tappa 3: sedanini con salsiccia e vino ombrina (veneto). Nemmeno il chiaro colore della bevanda arresta i prodi che dopo aver spazzolato il primo salsiccioso ottengono il bis vinicolo.


Tappa 4: gastronomia leggera a questo pit-stop, insalata di pollo grigliato con scelta fra due tipi di pignoletto e lambrusco. Non ho afferrato come ma dopo il primo bicchiere di lambrusco sono riuscita ad ottenere un vino rosso fermo, nel momento del bis avevo affidato il bicchiere ad una compagna di avventure e lei me lo ha riconsegnato col nettare sopra descritto.


Cantando allegre canzoni che facevano pressappoco così “bevo, bevo ,bevo e sono felice anche se poi vomito” raggiungiamo la quinta sosta.


Tappa 5: tagliata di maiale e… cosa vuoi mai accoppiarci col maiale??? siamo in emilia ed ovviamente il lambrusco, preferisco i vini fermi…… fra la tappa 4 e la 5 una compagna d’avventure ed io facciamo la conoscenza di Bacco (giovane con la maglia rossa a mò di bandana e un tralcio di vite come corona), veniamo elette Bacchine in modo da poterci presentare ai pit-stop con Bacco richiedendo il rabbocco del vino, facoltà che sfruttiamo immantinente.


Mentre corro per la campagna con una perfetta arma da gavettoni in braccio (la figlia di una amica munita di bottiglia e spietata!!!!!!!) arriviamo al sesto bivacco che ci accoglie con un arco di acqua vaporizzata, probabilmente pensato per rinfrescare i prodi camminatori, peccato che noi, avanti come siamo, eravamo già tutti spolti.


Tappa 6: tigelle con salame e mortadella e l’omnipresente lambrusco, intonando “brindisino lallallà…brindisino lallallà” facciamo fuori altri calici, dopo un po’ anche se il lambrusco non piace molto viene ingurgitato lo stesso.


Tappa 7: parmigiano, gelato, fragole e aceto balsamico ci accolgono accompagnati dal prosecco, ingoio il formaggio solo perché dà la carica e divoro le ottime fragole, fatico leggermente a bere il prosecco, una giornata all’insegna del vino frizzante è dura……


Riprendiamo la camminata diretti alle ultime tappe, dolci, liquori e caffè, tutte sistemate all’arrivo, anche se il mio gruppetto perde il passo e rimane indietro; ringrazio infinitamente la nostra accompagnatrice che ha avuto pietà e ci ha aspettato.
Concludo la camminata con un doppio caffè e mi avvio pacificamente dietro all'amico giò...



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