ICING SUNDAY

L’anima gemella era partita per il red&white wedding da nemmeno un’ora che mi arriva il messaggio: mi sono dimenticato le chiavi di casa.... infatti le suddette erano bellamente accasciate sulla panca dell’ingresso. Dopo un primo momento di stizza rifletto che ciò mi dava oltre al vantaggio della superiorità (momentanea) anche il vantaggio del poter immortalare lo stato alcolico del soggetto; amorevolmente rispondo: nessun problema ti aprirò…però ti tocca la foto!!!!!Per la serata scelgo il familiare pub, quello che mi ha ospitato diverse volte fino ad orari veramente eccessivi come le 5 (di mattina), verso le 10.30 chiedo per quale ora è previsto il ritorno, per fare due calcoli e sapere quante altre pinte potevo tracannare; alle 10.43 mi arriva la risposta: siamo al secondo primo…. Calcolato che le cose sarebbero diventate piuttosto lunghe e che amici e il caro birrario non potevano pagare la dimenticanza della dolce metà alle 3 ho raggiunto il letto con 3 pinte sul groppone (il 3 è il numero perfetto); vengo strappata dalle braccia del sonno dal cellulare che suonava imperterrito dopo due ore (le 5), il che non è stato un male stavo sognando di essere uccisa dal killer del romanzo che avevo letto poco prima di addormentarmi, era l’anima gemella. Gli apro e lo aspetto sulla soglia meravigliandomi della luce che c’era fuori (era davvero tanta!!!), il soggetto sale i due piani di scala con una destrezza troppo agile per essere in condizioni etiliche, infatti è praticamente sano, una delusione…non prendo nemmeno la macchia fotografica… Si vede che il lungo viaggio da sabbioneta a casa è bastato ad abbassare il tasso etilico a livelli da quasi sobrio…Amareggiata me ne torno a letto, l’anima gemella dopo le abluzioni di rito mi raggiunge raccontando qlc dettaglio della giornata, deve essere stata bellissima la scena della sposa che fracassa il bouquet in testa all’autista quando questo li ha scaricati all’inizio del paese dopo aver sbagliato strada e in ritardo per l’appuntamento successivo. Riferito qlc aneddoto, rigirandosi costantemente si lamenta che non riuscirà a dormire perché ha bevuto troppi caffè, io invece prima dormivo!!!! Ok stavo sognando che mi tagliavano le vene e m’immergevano in una vasca d’acqua a meno 15 gradi (il romanzo è ambientato in svezia…) non  proprio un sogno piacevole, ma ho 3 pinte in corpo e vorrei il giusto sonno dello sbronzo, almeno io che lo sono ancora!

La domenica pomeriggio mentre a me viene voglia di ravioli (non chiedetemi perché) alla dolce metà viene voglia di gelato, ma non un gelato qualsiasi che compri in gelateria, nooooo troppo semplice. Gli viene voglia di gelato fatto in casa!!!!! Noi non disponiamo di gelatiera……quindi ci mettiamo alla ricerca su internet di istruzioni per fare il gelato casalingo senza l’elettrodomestico atto allo scopo. La ricerca si rivela proficua, probabilmente le vendite nel settore delle gelatiere sono in crisi, perchè troviamo molti temerari che osano l’impresa del gelato senza l’utensile.
Anche se la cosa non è delle più immediate rimboccate le maniche iniziamo a frullare, montare, tritare, amalgamare e infine la trafila dell'infila in freezer-aspetta 30 minuti-togli dal freezer-mescila il tutto-rinfila in freezer...
Dopo cena assaggiamo il risultato, sembra più un semifreddo piuttosto di un gelato ma non è male, manca solo un pò più di zucchero e cioccolato.

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